Bellolampo, sindacati contro il Comune: "Mettono in difficoltà Rap"

Rifiuti, sindacati contro il Comune: “Sta mettendo la Rap in difficoltà”

I lavoratori: "Discarica in mano ai privati"

PALERMO – La Rap ha i conti in rosso, la raccolta dell’immondizia a Palermo va a rilento e i sindacati tornano sul piede di guerra. Sono ore calde per la società partecipata dal Comune che sarà oggetto di una riunione congiunta delle commissioni del consiglio comunale in programma per mercoledì 13 settembre: un appuntamento fissato per fare luce sulle difficoltà economiche dell’azienda.

“Discarica ormai privatizzata”

Alla vigilia dell’incontro i sindacati tornano a manifestare preoccupazione per il futuro della Rap. “Da un lato le problematiche economico-finanziarie per le quali i sindacati sono ancora in attesa di una convocazione da parte dell’amministrazione – dicono Fp Cgil, Fit Cisl, Uiltrasporti e Fiadel-Cisal -. Dall’altra, la gestione ormai quasi del tutto privatistica della discarica che a causa del mancato pagamento della ditta che noleggia i trituratori, che sono rimasti consequenzialmente spenti, ha registrato lunghe code di compattatori e criticità nei servizi di raccolta. Il 90% dei mezzi utilizzati in discarica, compresi i trituratori e i vagli, sono ormai da tempo il risultato di lunghi noleggi a freddo e a caldo, cioè con autista”.

Dito puntato contro il Comune

La settimana scorsa la Rap ha incontrato i sindacati e ne ha praticamente sposato la linea, con lo scontro che adesso ha cambiato protagonisti: non più la Rap ma la Ragioneria generale e gli uffici del controllo analogo di Palazzo delle Aquile, ritenuti “responsabili” in qualche mese dei problemi economici societari. “La piattaforma impiantistica di Bellolampo è l’asset fondamentale per garantire il presente ed il futuro dei lavoratori Rap, oltre la continuità aziendale e la gestione pubblica del servizio all’interno di una visione industriale – continuano le organizzazioni -. Ci chiediamo se tutto ciò nasca a caso. Il ‘braccino corto’ del Comune nel trasferire adeguate risorse economiche alla società, la mancata approvazione dei bilanci, del piano industriale e delle assunzioni, il ritardo nella ricapitalizzazione, le ovvie consequenziali difficoltà gestionali dei servizi da parte dell’azienda. Il tutto condito dalla immediata alternativa dell’utilizzo di ditte private nella raccolta, nella raccolta differenziata ed in discarica, lanciano la suggestione di un chiaro indirizzo politico gestionale che impatta con la nostra netta contrarietà”.

“Assemblee dei lavoratori”

“Confermiamo la volontà di non rinnovare gli accordi di secondo livello di prossima scadenza – concludono – e di avviare le assemblee tra i lavoratori se dovesse perpetuarsi l’assenza di determinazioni urgenti del socio unico in favore della Rap e dei suoi lavoratori”. 


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