“Per questo piano di rientro che sta rendendo efficiente la Sanità siamo stati censurati. Forse perché nessuno credeva che, oltre la sottoscrizione, lo avremmo attuato davvero”. Raffaele Lombardo non perde l’occasione per rispondere alle polemiche sulla mozione di censura a Massimo Russo, approvata dall’Ars la settimana scorsa. E ha ribadito questa mattina la sua fiducia all’ex magistrato che oggi comanda la sanità dell’Isola. L’occasione è stata la presentazione della nuova Villa Santa Teresa di Bagheria. La stessa struttura sanitaria privata confiscata a Michele Aiello, l’imprenditore condannato nel processo ‘Talpe alla Dda’ che vide in manette anche Totò Cuffaro. È stata presentata questa mattina, infatti, la convenzione con l’Istituto Ortopedico Rizzoli di Bologna. Già da domani sarà possibile prenotare le visite ortopediche nella struttura (telefonando allo 091 901294, dal lunedì al venerdì dalle 8.00 alle 15.00), dove l’attività ambulatoriale partirà a febbraio, mentre da aprile saranno attive le tre sale operatorie della clinica. Una convenzione che a pieno regime arriverà a costare oltre venti milioni di euro, secondo le stime dell’assessorato, e che ha l’obiettivo di ridurre la mobilità sanitaria, che registra tassi altissimi proprio in campo ortopedico (nel solo 2010, oltre mille pazienti siciliani si sono recati al Rizzoli di Bologna).
“Questo è un bene che dedichiamo alle vittime della mafia – ha detto l’assessore regionale alla Salute, Massimo Russo – Un bene che gronda sangue e che nasce dal quel potere mafioso che ha offeso la dignità dei siciliani. Villa Santa Teresa sarà gestita a partire dalla collaborazione tra la Sicilia e una di quelle regioni Virtuose, l’Emilia, che stiamo imitando in scelte difficili e a volte impopolari, ma sempre volte al benessere dei siciliani, che meritano di curarsi qui, a casa loro, nelle loro strutture”. Una collaborazione preziosa anche secondo Raffaele Lombardo, che ha voluto sottolineare come i principi di trasparenza, economicità ed efficienza delle prestazioni riscontrati nella gestione della clinica da parte di Andrea Dara siano gli stessi valori del Rizzoli, nonché, secondo Lombardo, “i principi ispiratori del piano di rientro della nostra Regione”.
Alla presentazione presente anche il governatore emiliano, Vasco Errani, secondo il quale nella convenzione con la Sicilia sono tre, i valori da evidenziare: “La lotta attiva alle mafie, il valore dell’Unità d’Italia, e la cooperazione istituzionale con la Sicilia”. Per quanto riguarda l’attività sanitaria della clinica, è prevista un’attivazione per step, che vedrà in funzione già da subito i reparti di Ortopedia Generale, Medicina Fisica e Riabilitativa, Terapia Intensiva, oltre al Day Surgery Ortopedico. Dopo un anno dall’apertura verrà avviata anche l’attività del reparto di Ortopedia Oncologica.
A fronte di quest’attività assistenziale prodotta, il costo per lo start up, a carico della Regione Siciliana, è di 3,9 milioni di euro; si stima che i costi di gestione ammonteranno per il primo anno d’attività a 14 milioni di euro e a circa 21 milioni all’anno quando la struttura sarà a regime. La Regione Siciliana, inoltre, si farà carico presso l’Amministrazione giudiziaria dell’affitto per l’utilizzo di Villa Santa Teresa.