Ripetitore accanto alle case |Scatta la petizione popolare - Live Sicilia

Ripetitore accanto alle case |Scatta la petizione popolare

Le firme contro l'antenna a 12 metri dalle civili abitazioni verranno consegnate al sindaco. Nel frattempo c'è chi torna a chiedere una mappatura puntuale di tutti gli impianti presenti in città.

via Imbriani
di
2 min di lettura

Lo striscione degli abitanti di via Imbriani

CATANIA – Una raccolta firme per protestare contro l’ennesima antenna in città, a pochi metri dalle abitazioni e dalle scuole. Una pratica ormai diffusa – soprattutto dopo che il Governo nazionale ha liberalizzato il settore – che preoccupa sempre di più i catanesi che vedono spuntare gli impianti sopra le proprie teste, senza rassicurazioni per la salute. Lo sanno bene gli abitanti di via Renato Imbriani 243, angolo piazza Lincoln, che hanno visto sorgere, dall’oggi al domani, una mega antenna per la telefonia a pochi passi dalle proprie case. Motivo per il quale è scattata la petizione popolare, organizzata da alcuni consiglieri di quartiere, tra cui Orazio Grasso e dai residenti, contro il ripetitore.

“In zona ci sono numerose abitazioni e scuole – spiega l’esponente della terza municipalità. E poi volgiamo che, se li devono istallare sevono rispettare le distanze. Qui ne hanno istallata una a 12 metri dal nostro palazzo, mentre la distanza minima è dai 50 ai 75 metri”.

La raccolta firme, che verranno consegnate al sindaco Bianco, andrà avanti fino a martedì, ma nel frattempo c’è chi va oltre, chiedendo non solo una mappatura puntuale di tutte le antenne e dei ripetitori posizionati in città, ma anche che vengano organizzate campagne informative sull’argomento che preoccupa in tanti e su cui non tutti hanno le corrette informazioni.

Come Sonia Messina, responsabile ambiente del Partito democratico cittadino. Dopo la battaglia contro l’antenna di via Coppi, a pochi metri dalla scuola dell’infanzia Domenico Savio, la Messina torna a chiedere una mappatura. “Quella del censimento degli impianti è un’urgenza che deve essere affrontata prima di tutto dal partito democratico e personalmente me ne farò carico – afferma. C’è poi la necessità che il Comune di Catania recepisca le normative europee – continua – e credo che debba farlo entro la fine del 2015. E c’è infine la necessità di una avviare una campagna di informazione perché i cittadini siano consapevoli dei rischi e a conoscenza delle tutele che possono mettere in campo a tutela della salute e anche per evitare allarmismi – conclude – laddove invece è stato usato ogni parametro di sicurezza”.

 


Partecipa al dibattito: commenta questo articolo

Segui LiveSicilia sui social


Ricevi le nostre ultime notizie da Google News: clicca su SEGUICI, poi nella nuova schermata clicca sul pulsante con la stella!
SEGUICI