Rischio censura per Razza, Musumeci in campo per ricucire

Il rischio censura per Razza, Musumeci scende in campo a ricucire

Dietro al ritardo nell'avvio della seduta gli incontri del governatore con i partiti della coalizione per blindare l'assessore alla Salute

PALERMO – Una lunga giornata fatta di incontri con i partiti e il tentativo di chiudere in extremis la partita nella giornata di mercoledì. Il piano sembra portato a termine, ma non fino in fondo. Alla fine Nello Musumeci, sceso in campo in prima persona per blindare l’assessore alla Salute Ruggero Razza nel giorno in cui la mozione di censura presentata dalle opposizioni arriva all’esame dell’aula, è costretto a cedere sul fattore tempo. Gli incontri sono andati avanti tutto il pomeriggio, costringendo Sala d’Ercole a uno slittamento di quasi tre ore, ma non sono bastati. L’assessore alla Salute, finito nel mirino dell’opposizione per la gestione dell’emergenza Covid, dovrà restare ancora 24 ore sulla graticola. L’appuntamento all’Ars rinviato di poche ore.

Il governatore in campo

Musumeci – messo da parte qualche disappunto per il ciclone mediatico scatenatosi sabato mattina, quando il quotidiano ‘La Sicilia’ ha pubblicato il famoso audio del dirigente Generale del dipartimento Pianificazione strategica Mario La Rocca sui posti letto – ha provato ad ascoltare i malumori dei partiti della coalizione nei confronti di Razza e ha messo il suo nome come garanzia per il futuro. L’assessore viene accusato da alcuni deputati di essere poco incline al dialogo, mentre altri gli rimproverano una eccessivo dinamismo ‘politico’. L’unica voce venuta fuori dal centrodestra è stata quella di Carmelo Pullara, deputato agrigentino ultimamente molto critico verso il governo, che però ha voluto allontanare da sé le nuvole del sospetto mettendo nero su bianco la sua fedeltà alla truppa: “Rimuovere Razza ora sarebbe un atto irresponsabile”. Fonti del centrodestra assicurano che l’operazione di ricucitura portata avanti da Musumeci con la coalizione è a buon punto, ma saranno necessarie altre trattative prima di un rientro in Aula al riparo da brutte sorprese.

Pd e M5s all’attacco

Il secondo round promette scintille tanto quanto il primo (clicca qui per leggere la diretta della seduta). Pd e Movimento cinque stelle sono andati all’attacco di Razza, che replicherà. “I dati della seconda ondata sono terribili – sono state le parole del capogruppo Pd Giuseppe Lupo -, sorprende come Razza abbia attribuito la zona arancione per la Sicilia come un atteggiamento ‘punitivo’ del governo. Un comportamento che per Lupo è “irresponsabile”, mentre il segretario regionale dem, Anthony Barbagallo, ha utilizzato una metafora calcistica per ricordare a Musumeci di non avere scelto “un Van Basten” per la Salute ma Luther Blissett, “uno dei più grandi bidoni della storia”. Duro anche Giorgio Pasqua, presidente dei deputati M5s: “Non avete saputo organizzare la sanità in Sicilia per reagire all’epidemia – le sue parole rivolte ai banchi del governo -. È saltato il tracciamento e in questo modo il virus non si potrà arrestare”.

Il secondo round

Nella nuova seduta di Sala d’Ercole dovrebbe arrivare anche l’intervento di Claudio Fava, terza gamba di una coalizione che si muove ormai in maniera coordinata. Resta alla finestra Italia viva, su cui sono puntati molti occhi. I renziani si sono smarcati dalla mozione di censura a Razza e l’atteggiamento in Aula è sempre stato più dialogante rispetto alle altre componenti dell’opposizione. Resta da capire quanta voglia ci sarà in casa Iv di esporsi per un eventuale soccorso nel pallottoliere.


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