RANDAZZO. Il direttore generale dell’Asp di Catania, Maurizio Lanza, questa mattina, ha illustrato al sindaco di Randazzo, Francesco Sgroi, il progetto di adeguamento dei locali della RSA di Randazzo. Il sindaco Sgroi era accompagnato dal dirigente dell’Ufficio Tecnico, Aldo Meli. All’incontro, svoltosi presso i locali della Direzione aziendale, erano presenti: il direttore dell’UOC Coordinamento staff, Giuseppe Spampinato; il direttore dell’Ufficio Tecnico, Francesco Alparone; il direttore del Distretto sanitario di Bronte, Vito D’Urso; il responsabile dell’ambulatorio di Randazzo, Antonio Salanitri.
Gli interventi sono finalizzati al miglioramento sismico della struttura e alla certificazione antincendio in modo da alzare i livelli di sicurezza non solo della RSA, ma dell’intero presidio dove sono allocati gli ambulatori del Distretto sanitario di Bronte. In vista di ciò, da domani verrà sospesa, temporaneamente, l’attività di ricovero nella RSA che riprenderà, secondo il programma concordato, entro la fine del mese di luglio. I pazienti ospitati, in parte, sono stati dimessi e sono tornati a domicilio, per altri è in corso il trasferimento in altre strutture residenziali.
“Gli interventi illustrati al sindaco – ha detto il manager Lanza – si collocano nella cornice dell’ampliamento dell’offerta di servizi per la comunità”. Dopo il potenziamento dell’ambulatorio di urologia, in programma anche il consolidamento dell’ambulatorio di cardiologia e l’attivazione dell’ambulatorio di chirurgia.
“Abbiamo ragionato, con il manager, sia delle criticità ma anche delle potenzialità e delle risorse messe in campo dalla Direzione generale dell’Asp per l’Ospedale di Bronte e di conseguenza per il comprensorio – ha detto Sgroi -. Abbiamo fatto anche il punto della situazione per le strutture sanitarie presenti e operative sul territorio del Comune di Randazzo. Posso ragionevolmente affermare che stiamo continuando il percorso concordato per potenziare la medicina del territorio, siamo anche impegnati in un intervento di adeguamento e ammodernamento della struttura che ospita la RSA. Non è una chiusura, ma un miglioramento del servizio per la comunità”.