PALERMO – “Non intendiamo svendere Palermo, ma rafforzarla sotto il profilo geopolitico presentandone tutte le potenzialità economiche”. Leoluca Orlando scandisce il concetto più volte. Presentando il dossier che fotografa le possibilità per gli investitori stranieri e che verrà sottoposto anche alla delegazione della Repubblica Popolare Cinese, che sarà in visita in città con il presidente Xi Jinping sabato e domenica, il sindaco gonfia il petto e sottolinea: “Si tratta di un documento che racchiude tanti anni di lavoro che hanno reso la città pronta per affcciarsi nel panorama internazionale”. nel dossier trovano posto i progressi dell’aeroporto Falcone-Borsellino e del turismo, ma anche la cultura con il teatro Massimo e il sistema portuale insieme con le altre realtà della Sicilia occidentale, “ma anche le criticità che sono – sottolinea Orlando – superabili”.
Criticità ricordate anche dall’imprenditore nel campo della pubblicità Dario Mirri, che però ha sottolineato come “la città stia cambiando. Abbiamo delle difficoltà, è vero, ma tutti dobbiamo metterci un po’ di autostima. Il mio modello? Quello di Libero Grassi, un imprenditore che alzò la testa contro la mafia”. Secondo Mirri “lavoro e sviluppo culturale possono fare economia e a Palermo tutto questo è possibile. Basta con le fughe da Palermo – ha concluso -, in questa città si può fare impresa”. A Villa Niscemi tanti altri imprenditori ascoltano “la visione della Palermo del 2030”, che il Comune vede anche attraverso la proposta di una infrastruttura di rete 5G per tutta l’area metropolitana. Un progetto che “può rappresentare un importante fattore di sviluppo per il territorio – si legge nel documento -, in grado di abilitare la creazione di servizi innovativi gestiti non soltanto dagli operatori di rete tradizionali, ma anche soprattutto da un ecosistema di nuove aziende che operano nel digitale”.
Lo scenario immaginato è quello di “un investimento iniziale in una infrastruttura 5G, con copertura offerta in alcune aree strategiche della città (l’Università, il percorso Arabo Normanno, il porto), da dare in gestione agli operatori che hanno acquisito le licenze del 5G”. L’infrastruttura potrà consentire lo sviluppo di nuovi servizi, in maniera incrementale, “così da incentivare – si legge ancora – estensioni e integrazioni con altri investimenti diretti degli operatori”. Nei piani anche la realizzazione di un Laboratorio di ricerca sull’utilizzo delle tecnologie 5G nell’ambito delle SmartCities, “che rappresenti un centro di eccellenza in cui effettuare attività di studio e sperimentazione volte alla progettazione e valutazione sul campo di nuovi servizi innovativi”.
Secondo Orlando “oggi i tempi sono maturi per la promozione e la valorizzazione della città che non intendiamo di certo svendere. La presentazione di palermo attraverso questo dossier era opportuna – ha aggiunto – per dimostrare che non siamo soltanto sole e mare ma che rappresentiamo anche potenzialità economiche. E’ un momento di autostima della città. La visita del presidente Xi Jinping è certamente un evento storico ma questo lavoro è e potrà essere utile nei rapporti che la città e l’Amministrazione avranno con potenziali partner ed investitori stranieri, siano essi cinesi o americani, australiani o tedeschi – ancora il sindaco di Palermo -. Ripeto, non è una ‘svendita’ ma la costruzione di rapporti e collaborazioni che immaginiamo possano essere utili per tutti. Il documento – ancora Orlando – rappresenta quanto fatto finora per la città. Palermo si presenta finalmente al panorama internazionale come porta del Mediterraneo ma non solo dell’Europa, anche dell’Africa e del Medio Oriente. Tutto questo – ha concluso – grazie a quella cultura dell’accoglienza che ha fatto di Palermo il punto di riferimento più alto del Mediterraneo”.