PALERMO – “Il salario minimo forse non è nella cultura di alcuni politici. Se per alcuni politici è normale che si rendano paghe da fame, di 3-4 euro lordi l’ora, allora diciamo che la politica del Movimento 5 Stelle non è questa. Non accetteremo mai fino a quando non approveremo il salario minimo. Queste sono paghe da fame”. Lo ha detto il leader del Movimento 5 Stelle, Giuseppe Conte, a Capua, in risposta alle affermazioni del ministro Brunetta.
Proprio nelle ultime ore, il dibattito politico su questo tema è stato infiammato. Il segretario del Pd Letta si dichiara favorevole ad abolire stage gratuiti e puntare sul salario minimo e sulla stessa linea si schiera il governatore della Banca d’Italia Visco: “Ben studiato è una buona cosa”. Proprio l’esponente di Forza Italia Renato Brunetta ha alzato un muro: “È contro la nostra storia culturale di relazione industriali”.