Mafia, Salvatore Borsellino: "No avvoltoi in via D'Amelio"

Salvatore Borsellino: “Non vogliamo avvoltoi in via D’Amelio”

Parla il fratello del magistrato ucciso

PALERMO – Ancora polemiche sul 19 luglio e la commemorazione delle vittime della strage di via D’Amelio. “Non vogliamo che ci siano avvoltoi in via D’Amelio, ipocriti che portino corone e onori fasulli”, dice Salvatore Borsellino, fratello del magistrato ucciso dalla mafia e animatore del movimento delle agende rosse.

Attacco a Nordio

“Ho giurato – spiega Borsellino – che non avrei più permesso simboli di morte laddove c’è l’Albero della pace voluto da mia madre e dove intendo realizzare un Giardino della pace. Le esternazioni del ministro Nordio – aggiunge il fratello del magistrato ucciso -, al di là del loro esito, hanno mostrato la volontà di demolire la legislazione pensata da Giovanni Falcone e Paolo Borsellino per dare gli strumenti necessari a combattere la criminalità organizzata. Non deve essere consentito”.

Due manifestazioni il 19 luglio

In occasione dell’anniversario della strage si svolgeranno due manifestazioni, una organizzata dal cartello di associazioni e movimenti, comprese le Agende rosse, che ha promosso un corteo all’insegna dello slogan ‘Basta Stato Mafia’, dall’albero Falcone a via D’Amelio, l’altra sarà la tradizionale fiaccolata promossa ogni anno dalla destra. La premier Giorgia Meloni ha fatto sapere che sarà a Palermo per ricordare Paolo Borsellino.

A Meloni chiederò…

“Se avrò modo di incontrare il premier Giorgia Meloni le vorrei chiedere come si concilia il suo entrare in politica dopo la strage di via D’Amelio e la morte di Paolo Borsellino e le esternazioni di un suo ministro che promette di smantellare la legislazione antimafia di Giovanni Falcone attaccando proprio l’articolo del concorso esterno in associazione mafiosa eliminando il quale la quasi totalità dei processi per mafia verrebbero ad essere annullati. Io da Giorgia Meloni non mi aspetto parole ma fatti. Lo censuri o la faccia uscire dal governo come si merita”.

Convocato dal questore per chiarimenti sul corteo

“Sono stato convocato dal questore di Palermo Leopoldo Laricchia. Non conosco il motivo. Per questo devo lasciare la conferenza stampa – ha detto Salvatore Borsellino durante la conferenza stampa di presentazione delle manifestazioni per ricordare la strage avvenuta 31 anni fa -“. A chiarire i motivi dell’incontro lo stesso fratello del giudice Paolo una volta finito l’incontro in questura. “Mi ha voluto incontrare perché aveva letto alcune mie dichiarazioni in merito a quanto avvenuto il 23 maggio – ha detto Salvatore Borsellino -. Mi ha spiegato che ci sarebbero state delle provocazioni a cui i poliziotti hanno risposto. Questa volta ho spiegato al questore che non ci saranno problemi. Sarò io ad accogliere i giovani del corteo delle associazioni e insieme entreremo in via D’Amelio. Forse all’albero Falcone è mancato questo”.

Gli organizzatori della manifestazione: abbiamo le autorizzazioni

“Anche questa volta abbiamo tutte le autorizzazioni come le avevamo per la manifestazione del 23 maggio. Speriamo che questa volta non ci siano ripensamenti dell’ultima ora alla luce dell’arrivo del presidente del consiglio Giorgia Meloni”. Lo ha detto Jamil El Sadi tra gli organizzatori della manifestazione del prossimo 19 luglio per ricordare la strage in cui morirono il giudice Paolo Borsellino e gli agenti della scorta. Numerose le sigle e le associazioni che hanno aderito al corteo che partirà dall’albero Falcone per arrivare in via D’Amelio tra le quali la Cgil, il movimento delle Agende rosse, Libera, Our Voice, Arci, Casa Memoria Felicia e Peppino Impastato, Radio Aut, Rifondazione Comunista Palermo, Collettivo rivolta popolare, Sinistra Italiana, e il Forum Sociale Antimafia.


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