PALERMO – Nessuna dichiarazione “contro Schifani”, solo “consigli che potremmo dare in Sicilia come in Campania e Puglia”. Claudio Durigon, il vicesegretario della Lega Nord getta acqua sul fuoco dopo la polemica scoppiata in seguito alle dichiarazioni, rilasciate dal leader Matteo Salvini, nel giorno della vittoria alle regionali in Veneto.
Le parole del leader sarebbero state “travisate”, secondo il coordinatore regionale siciliano del Carroccio Nino Germanà, che consegna il video di Salvini come “prova” della correttezza del leader.
Salvini e le frasi contestate
La premessa doveva servire a Salvini per chiudere l’argomento “regionali 2027”: “Non rispondo più – aveva esordito il leader della Lega – a chi domanda chi sarà il candidato del centrodestra nelle prossime regionali. Ci penseremo a tempo debito, tutti i partiti del centrodestra avranno il giusto riconoscimento”.
Subito dopo, però, arrivava la frase incriminata: “Nella mia Lombardia se Fratelli d’Italia avrà un candidato all’altezza sarò ben felice di accogliere la loro proposta. Così come noi in Sicilia qualche suggerimento da dare lo avremo”.
Immediata la presa di posizione di Marcello Caruso, segretario regionale di Forza Italia: “Ringrazio il ministro Salvini per il suo interesse verso la Sicilia, ma desidero precisare che Forza Italia non ha bisogno di consigli non richiesti, dei quali peraltro può tranquillamente fare a meno. Il ministro è liberissimo di occuparsi, come è giusto che sia, di altre regioni. Per quanto riguarda la Sicilia c’è però una verità incontestabile che rende il suo ragionamento fragile: la Sicilia è guidata, con risultati eccellenti, da Renato Schifani”.
Da qui è stato uno tsunami di reazioni, una vera e propria “bomba” sul centrodestra.
Durigon: “Nulla contro Schifani”
Il responsabile organizzativo della Lega prova a mettere le cose in chiaro: “Mi sembra – dice a LiveSicilia – che non ci sia nulla contro Schifani, anzi. È nella normale dialettica pensare che anche la Lega prima o poi possa indicare un presidente di Regione nel Sud”.
Durigon interviene anche sulla parola che ha innescato la pesante reazione degli alleati di Forza Italia: i “consigli” che Salvini vorrebbe dare, prima delle elezioni regionali, agli alleati. “Nel parlare di dirigenti validi si è nominato che dei consigli li potremmo dare in Sicilia come in Campania e Puglia ma senza tralasciare le altre regioni non citate”.
Germanà: “Bis di Schifani? Mancano 2 anni”
Non solo i “consigli”, a fare infuriare alcuni esponenti della maggioranza è stata la negazione, sottintesa, del bis di Schifani alla guida della Regione. E, con una frase frutto di riflessione, il segretario regionale della Lega Nino Germanà non ‘conferma’ la ricandidatura. Né la ‘smentisce’: “Il Bis di Schifani? Mancano 2 anni – dice a LiveSicilia – significa quasi metà legislatura, pensiamo a lavorare nell’interesse della Sicilia”.
Subito dopo arriva la rivendicazione: “Siamo orgogliosi dei risultati di questo governo, ai quali abbiamo contribuito e continueremo a farlo con lealtà come abbiamo sempre fatto. Le ultime elezioni regionali hanno dimostrato che le Lega è un partito nazionale che ha guadagnato uno spazio politico importante al Sud, che tradotto significa decine di consiglieri regionali e centinaia di amministratori locali”.
“È legittimo – conclude il segretario regionale – che anche la Lega prima o poi possa indicare un presidente in una delle regioni del Sud. La Sicilia era come esempio, visto che si era parlato di Lombardia”.
La miccia dovrebbe essere disinnescata. O no?
