Siete l'unico giornale che segue questa vicenda puntiualmente, senza fare sconti, mostrando quel coraggio e impegno di cui i siciliani hanno bisogno per sperare di riportare la poltica ai valori dell'onestà, competenza e impegno, senza i quali questa terrà continuerà nel suo sottosviluppo morale, cultururale e sociale, per cui i giovani migliori continueranno a scappare e chi resta si lamenta, si rassegna, si adegua.


Il presidente non ha che l’imbarazzo della scelta, ha oltre 40 nomi abilitati a cui attingere. Lo “stallo” e il perdurare della nomina direttori sanitari e amministrativi produrre una conseguente crisi di operatività . I direttori generali a sua volta hanno oggi come principale obbiettivo non solo il pareggio di bilancio,anche il completamento del riassetto ospedaliero già in essere dal 2017 e quanto previsto nel sistema classificatorii per il pubblico era anche dal privato. Da oltre 7 anni tale decreto è stato in parte inapplicato, oggi con il richiamo del presidente all’urgenza e al far presto . Quindi non più cliniche ma tutti presidi ospedalieri pubblici e privati con indizzo e classificazione in (regionale, provinciale, di comunità e di area specialistica) ed in rapporto posti letto/popolazione per numero di abitanti, per regione, bacino e PROVINCIA. Le conseguenze : scelte dolorose per “i doppioni,” in prima linea la ” chirurgia carpediologica pediatrica” in quanto il decreto Lorenzin ne prevede 1 per regione ed è notorio che la Regione Sicilia ne ha operanti 2 uno privato convenzionato e uno pubblico. P