Sanità, privati in rivolta: "Il governo nega le cure ai siciliani"

Sanità, privati in rivolta: “Il governo nega le cure ai siciliani”

La durissima nota dopo l'incontro.

(Roberto Puglisi) Secondo la percezione dell’assessorato regionale alla Salute – almeno, stando a quanto si riferisce – l’incontro con i privati convenzionati si sarebbe risolto in una chiacchierata amichevole, conclusa con la promessa di rivedersi. L’appuntamento era stato programmato dopo la sospensione della protesta da parte di chi garantisce servizi sul territorio. Ma, come scritto da LiveSicilia.it, la fumata nera è apparsa subito evidente. E il privato, adesso, fa la voce grossa. Ancora di più.

Privati all’attacco

La nota dei rappresentanti del comparto non sembra dare adito a dubbi, o a letture differenti. “Davanti all’ostinata negazione del diritto alla cura dei siciliani che il Governo regionale continua a mettere in atto la specialistica accreditata esterna siciliana è costretta a confermare lo stato di agitazione e annunciare la sospensione dell’erogazione delle prestazioni in convenzione all’esaurimento del budget mensile di ogni struttura, vale a dire intorno al giorno 20 di ogni mese”. Così affermano i coordinatori del CIMEST (Coordinamento Intersindacale di Medicina Specialistica ambulatoriale di territorio), Salvatore Gibiino e Salvatore Calvaruso, al termine dell’incontro convocato dall’assessore alla Salute della Regione Sicilia Giovanna Volo con le diciassette organizzazioni sindacali che compongono l’Intersindacale della Specialistica Accreditata Esterna.

Un corpo estraneo

“L’assessore Volo – proseguono Gibiino e Calvaruso – ci ha ribadito chiaramente che ritiene le oltre 1800 strutture accreditate esterne che erogano l’80% delle prestazioni del Sistema Sanitario Regionale come un corpo estraneo. Sembra non rendersi conto che il Sistema Sanitario siciliano poggia quasi completamente sulle nostre spalle. Abbiamo chiesto di rivedere i fabbisogni per tutelare il diritto alla salute dei cittadini siciliani e abbattere le lunghe liste d’attesa è la risposta qual è stata? Un aumento di undici milioni di euro a fronte dei sessanta che sarebbero necessari per garantire anche quest’anno l’erogazione delle prestazioni sullo standard degli anni passati, anni nei quali abbiamo erogato prestazioni in extra-budget mettendo davanti a ogni cosa l’interesse dei malati siciliani”.

Poveri malati siciliani

“Purtroppo – aggiungono i coordinatori – saranno i cittadini siciliani e i malati siciliani a pagare questa incomprensibile mancata programmazione sul territorio regionale che porterà ad ulteriore allungamento delle liste di attesa. È notizia di oggi, infatti, che diversi CUP delle ASP che gestiscono gli ambulatori pubblici hanno aperto le agende di prenotazione per il 2024 perché hanno esaurito tutte le prenotazioni per il 2023. Non vogliamo perdere la speranza che nel prossimo incontro si possa trovare una soluzione per tutelare il diritto alla salute dei siciliani e la sopravvivenza delle nostre strutture, ma l’esito dell’incontro di oggi non ci rende ottimisti“.

La nota dell’assessorato

Diverse, tuttavia, erano state, prima della posizione appena riferita, le conclusioni dell’assessorato: “‘L’incontro di oggi con i rappresentanti dei laboratori privati convenzionati si è svolto con la massima franchezza su tutte le questioni da affrontare. Abbiamo portato sul tavolo delle proposte che sono percorribili relativamente alle risorse che sono attualmente a nostra disposizione per il 2022 e per il 2023. I sindacati ci hanno consegnato una controproposta che verificheremo nei prossimi giorni. Il tavolo è stato aggiornato e ci rivedremo tra otto giorni. L’incontro si è svolto in un clima di grande correttezza e siamo fiduciosi che una soluzione condivisa si possa trovare‘. A dirlo l’assessore regionale alla Salute, Giovanna Volo, al termine della riunione con i rappresentanti sindacali dei laboratori e degli ambulatori privati convenzionati”.


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