Sanità, quasi un medico su due pensa alla pensione anticipata - Live Sicilia

Sanità, quasi un medico su due pensa alla pensione anticipata

La motivazione principale è la paura di un taglio all'assegno pensionistico
LO STUDIO
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ROMA – Il 46% dei medici pensa alla pensione anticipata e il 38,7% dei non pensionabili vorrebbe lasciare il pubblico. Uno su dieci inoltre vorrebbe cambiare mestiere, ma circa il 70% degli ospedalieri vede ancora nel Servizio sanitario nazionale un baluardo del diritto alla salute, che mette le ragioni assistenziali davanti a quelle economiche. E’ quanto emerge da un’indagine condotta da Fadoi, la Federazione dei medici internisti ospedalieri, su un campione rappresentativo di camici bianchi di tutte le regioni italiane.

La motivazione maggiore al pensionamento anticipato (57%) è la paura di un taglio all’assegno pensionistico, magari con misure retroattive, mentre il 30% indica gli eccessivi carichi di lavoro; la bassa retribuzione motiva invece poco più del 2% e la voglia di chiudere la carriera all’estero il 9%. Ma anche chi non è in età da pensione, nel 38% dei casi valuta di lasciare il servizio pubblico: il 21% per andare nel privato, il 4% all’estero e un 12% di scoraggiati pensa di cambiare del tutto attività. Il 36% di intervistati poi alle condizioni attuali, potendo tornare indietro nel tempo, non farebbe più il medico. I dati indicano inoltre che meno di un medico su dieci (il 9,8%) pensa invece che gli straordinari meglio retribuiti possano risolvere il problema delle liste di attesa; per il 41,2%, invece, il problema dovrebbe essere affrontato assumendo personale.


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