Sanità, si riapre la partita per la nomina dei nuovi direttori generali - Live Sicilia

Sanità, si riapre la partita per la nomina dei nuovi direttori generali

Commenti

    Poltronismi! Il male del secolo.

    polifonismi!

    si riapre il magna magna

    Accipicchia semu scantati.

    meritocrazia e magari facce nuove con nuove idee? no? ah ho capito questo che auspico è solo fantasia .

    ospedaliere e sanitarie in Sicilia?
    Nessun Direttore Generale è autonomo rispetto ai palazzi dell’Assessorato Regionale della Salute, tutti sono servi dell’Assessore e/o del Presidente della Regione di turno, nominati perché appartenenti a questo o a quell’uomo politico e quindi ossequienti e fedeli servitori sino alla fine del loro mandato, confidando nel fatto che il servilismo mostrato possa essere ricompensato con una riconferma o con una nuova nomina presso la stessa o altra Azienda Sanitaria.
    Non importa se i direttori abbiano o meno gestito bene le aziende, l’importante è eseguire i voleri di chi ti nomina, ma allora, mi chiedo, a cosa servono i direttori generali, sanitari e amministrativi delle aziende sanitarie se la loro funzione è semplicemente quella di eseguire? Basterebbe allora un impiegato amministrativo la cui funzione non comporta applicazioni concettuali o valutazioni di merito. Perché, allora, non sostituire i direttori generali con coadiutori amministrativi per mandare avanti le attività delle aziende sanitarie?
    Si avrebbe un gran vantaggio economico: il coadiutore guadagna circa 19.000 euro l’anno x 17 aziende = 323.000 mila euro, mentre i tre direttori circa 500.000 euro l’anno x 17 aziende = 8milioni500mila euro. Non sarebbe un bel risparmio?
    Intanto, dopo 4 proroghe, mancano 16 giorni al 31 gennaio, ultimo giorno utile per nominare i direttori generali
    Quelli in atto ai vertici delle aziende sono gli ex direttori generali ai quali è stato affidato l’incarico di commissario straordinario prima sino a dicembre 2022, poi prorogato a giugno 2023, nuovamente prorogato sino ad ottobre 2023 e ancora prorogato sino a gennaio 2024.
    Verranno ulteriormente prorogati?

    Mi chiedo: Ma servono le nomine dei direttori generali, sanitari e amministrativi nelle aziende ospedaliere e sanitarie in Sicilia? Nessun Direttore Generale è autonomo rispetto ai palazzi dell’Assessorato Regionale della Salute, tutti sono servi dell’Assessore e/o del Presidente della Regione di turno, nominati perché appartenenti a questo o a quell’uomo politico e quindi ossequienti e fedeli servitori sino alla fine del loro mandato, confidando nel fatto che il servilismo mostrato possa essere ricompensato con una riconferma o con una nuova nomina presso la stessa o altra Azienda Sanitaria.
    Non importa se i direttori abbiano o meno gestito bene le aziende, l’importante è eseguire i voleri di chi ti nomina, ma allora, mi chiedo, a cosa servono i direttori generali, sanitari e amministrativi delle aziende sanitarie se la loro funzione è semplicemente quella di eseguire? Basterebbe allora un impiegato amministrativo la cui funzione non comporta applicazioni concettuali o valutazioni di merito. Perché, allora, non sostituire i direttori generali con coadiutori amministrativi per mandare avanti le attività delle aziende sanitarie?
    Si avrebbe un gran vantaggio economico: il coadiutore guadagna circa 19.000 euro l’anno x 17 aziende = 323.000 mila euro, mentre i tre direttori circa 500.000 euro l’anno x 17 aziende = 8milioni500mila euro. Non sarebbe un bel risparmio?
    Intanto, dopo 4 proroghe, mancano 16 giorni al 31 gennaio, ultimo giorno utile per nominare i direttori generali
    Quelli in atto ai vertici delle aziende sono gli ex direttori generali ai quali è stato affidato l’incarico di commissario straordinario prima sino a dicembre 2022, poi prorogato a giugno 2023, nuovamente prorogato sino ad ottobre 2023 e ancora prorogato sino a gennaio 2024.
    Verranno ulteriormente prorogati?

    Un fatto è certo che chiunque venga nominato le Aziende Sanitarie risultano mal gestite e non raggiungono mai il minimo di efficienza. Da quando è entrata la politica nella sanità , la sanità è stata distrutta. Le nomine non sono mai riferite a criteri di merito ma soltanto alla appartenenza politica. Basta leggere i nomi dei papabili per intuirlo. La sanità costituisce il servizio primario in assoluto e il diritto primario in assoluto come l’acqua eppure oggi in Sicilia è quasi proibito ammalarsi, costituisce una sventura oltre la malattia in se, in quanto non sai e non si è certi della capacità e della competenza di chi cura. Eppure si spendono decine e decine miliardi di euro con un risultato pessimo con pronto soccorso pieno in cui la carenza di operatori sanitari è carente e dove non ci sono posti letto sufficienti negli ospedali. Ancora non si è capito che siamo una popolazione molto anziana e che si è carenti di operatori sanitari. Di medici ed infermieri Italiani sono pieni la Francia, la Svizzera, la Germania e persino l’Arabia ei il Qatar. Occorre revocare il numero chiuso in medicina e attuare politiche per fare tornare i nostri medici ed infermieri che lavorano all’estero. Mettere fine alla gestione clientelare della sanità mettendo fuori gioco la politica.

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