Sanità, infermieri sul piede di guerra in Sicilia: precari e concorsi

Sanità siciliana tra precari e concorsi, infermieri sul piede di guerra

Riunione a Caltanissetta: è stato di agitazione
L'ASSEMBLEA
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PALERMO – L’autunno caldo della sanità siciliana non è fatto soltanto dalle liti della politica per le nomine dei direttori generali. Un altro capitolo è quello della protesta degli infermieri, che denunciano “una giungla di procedure nella stabilizzazione dei precari della sanità siciliana”. Ad alzare la voce è il sindacato Nursind, che annuncia lo stato di agitazione del personale e una manifestazione di protesta per il 21 novembre.

I temi della sanità al centro della riunione

I segretari provinciali dell’Isola si sono riuniti a Caltanissetta per discutere le strategie politiche e i temi chiave che intendono affrontare con l’assessore regionale alla Sanità, Giovanna Volo, e con i deputati dell’Ars. “In assenza di un riscontro – annuncia il sindacato – gli infermieri sono pronti a tornare in piazza”. Durante i lavori, coordinati dal segretario regionale Salvo Calamia e dal vicesegretario nazionale Salvo Vaccaro, si è discusso anche della necessità delle dotazioni organiche e della necessità di nuovi coefficienti per potenziare il personale sanitario. Si è parlato anche del concorso per infermieri e operatori sociosanitari. “Abbiamo chiesto l’intervento della presidenza delle Regione e dell’assessore alla Salute – dicono Calamia e Vaccaro – per utilizzare le graduatorie con i posti originari messi a bando”.

Chiesto un incontro all’assessore alla Sanità

Non soltanto le nomine dei manager della sanità, quindi, nella prossima agenda del governo regionale. Altro tema affrontato riguarda il pagamento indennità di pronto soccorso. I segretari territoriali hanno rilevato che il sistema di pagamento “non è conforme al contratto” e hanno chiesto di lavorare per assicurare “un trattamento giusto per tutti i professionisti impegnati nel soccorso sanitario”. Altra criticità alla Sues 118, dove è stato proposto un aumento delle tariffe orarie per il servizio incentivante. Questi argomenti saranno affrontati in un incontro che il Nursind chiede sia all’assessore alla Sanità che alla commissione Sanità all’Ars, dove auspica “un’audizione per discutere lo stato dell’arte sulle iniziative intraprese”.


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