ROMA – La Commissione Ue propone le nuove sanzioni alla Russia, che prevedono fra l’altro l’embargo graduale sul petrolio, ma incassa il no dell’Ungheria. A Budapest non basta nemmeno la possibilità di una proroga mirata dell’embargo fino a fine 2023, chiesta anche da Slovacchia e Bulgaria.
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Non si fa attendere la reazione di Kiev che attacca: “Complici di Mosca”. E così slitta la decisione del Consiglio Ue sulle misure.
Anche Londra vara nuove sanzioni: la Russia e le sue aziende sono bandite dai servizi della City.
Mattarella: “La nostra Costituzione sottolinea la vocazione alla pace dell’Italia”.