Sbarchi, Sinistra italiana: |"Più clandestini" - Live Sicilia

Sbarchi, Sinistra italiana: |”Più clandestini”

I primi dati relativi al 2016 presentati oggi a Palermo. Palazzotto: "Lieve aumento rispetto all'anno scorso"

Immigrazione
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PALERMO – Migranti che subiscono continue violazione dei diritti umani. Rifugiati accolti e poi abbandonati nelle stazioni o nelle campagne. Profughi che raggiungono la Penisola scappando da guerre, dalle persecuzioni e dalla fame, che diventano clandestini “in assenza di un sistema di accoglienza che sia in grado di governare il fenomeno migratorio”. Lo riferisce Erasmo Palazzotto, deputato di Sel, vicepresidente della Commissione esteri alla Camera e segretario della Commissione parlamentare d’inchiesta sul sistema di accoglienza, nel corso di un incontro organizzato nella sede palermitana di Sinistra italiana, insieme con Fausto Melluso dell’associazione Arci, Fulvio Vassallo Paleologo, rappresentante dell’associazione Diritti e frontiere e Alessandra Sciurba, esponente dell’associazione L’altro diritto Sicilia e Borderline. I primi dati relativi agli sbarchi di migranti in Italia nel 2016, raccolti dalla commissione d’inchiesta, confermano i numeri – preoccupanti – degli scorsi anni. “Nei primi mesi del 2016 i profughi che hanno raggiunto le nostre coste sono in lieve aumento rispetto allo stesso periodo dello scorso anno. Infatti – spiega Palazzotto – i migranti che hanno raggiunto l’Italia tra gennaio e febbraio 2016 sono 7.892, rispetto i 7.882 dello scorso anno”.

In costante aumento, invece, il numero di stranieri “irregolari”, definiti “migranti economici”, quelli cioè che non hanno diritto allo status di rifugiato: “Il numero di stranieri rintracciati in posizione irregolare – continua Palazzotto – sono stati 5.254, quasi il doppio di quelli registrati nello stesso periodo del 2015 (3.666), quando cioè gli hotspot non esistevano”. Proprio gli hotspot, che hanno sostituito i centri di accoglienza nel 2015 e che hanno il compito di identificare, registrare e raccogliere le impronte digitali dei migranti entro le 48 ore successive allo sbarco, sono al centro delle maggiori critiche da parte del rappresentate di Sinistra italiana: “Il nuovo sistema di accoglienza tramite gli hotspot – spiega il vicepresidente della commissione parlamentare d’inchiesta – che poi sono presenti soltanto in Sicilia nei comuni di Lampedusa, Trapani e Pozzallo, sta creando l’irreparabile in quanto ha contribuito ad aumentare la clandestinità”. Ed aggiunge: “Nel giro di pochi mesi gli hotspot non hanno fatto altro che incrementare il numero di migranti considerati irregolari e respinti con foglio di via. Un meccanismo – conclude Palazzotto – ai limiti della legalità e che contravviene alla convenzione di Ginevra”. Dello stesso avviso Fausto Melluso di Arci: “La mancata partenza del sistema Hotspot non stupisce, dato che si trattava di un accordo evidentemente inapplicabile come d’altronde il regolamento di Dublino. Quello che stupisce – aggiunge Melluso – è che nessuno si stia rendendo conto di come stiamo procedendo a clandestinizzare intere fasce di migranti, che vengono ritenuti migranti economici in maniera presuntiva e abbandonati vicino alle stazioni”.

Tra i motivi del fallimento degli hotspot vi è “l’incapacità di una visione politica del fenomeno migratorio”: “Se l’Ue non riuscirà a governare il fenomeno migranti – conclude Palazzotto- la stessa Europa rischia di collassare, troppi, infatti, sono i casi di distorsioni del sistema, moltissime le violazione e le speculazioni fatte sulla pelle dei migranti e che hanno fatto ingrassare le holding della disperazione, come nel caso del cara di Mineo, il cui operato durante i quattro anni di attività non è mai stato al centro di controlli né dal Ministero degli Interni né dalle Prefetture”.

 


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