"Sbloccare subito i fondi per l'Oif" | Scendono in piazza gli enti cattolici - Live Sicilia

“Sbloccare subito i fondi per l’Oif” | Scendono in piazza gli enti cattolici

Protesta degli enti di formazione che assicurano i corsi per i giovanissimi. Delusione al termine del corteo: "Crocetta non ci ha incontrato". L'attacco del segretario Udc Pistorio: "Governo incapace di distinguere tra imbroglioni e onesti". I manifestanti sono stati poi ricevuti a Palazzo d'Orleans, che annuncia: "Corsi al via entro la prossima settimana".

PALERMO – “Da un anno siamo senza stipendio e senza fondi, così non possiamo andare avanti. Il governo priva i giovani siciliani di un servizio essenziale”. Scendono in piazza anche gli enti di formazione cattolici. La Confap (confederazione alla quale aderiscono Ciofs-Fp, Cnos-Fap, Cfp S. Giovanni Ap, Endofap, Engim Sicilia), accompagnata dalla Cisl scuola, ha protestato oggi, a Palermo, davanti alla sede della presidenza della Regione, per chiedere l’intervento del governatore Crocetta per l’avvio dei corsi dell’obbligo scolastico. A protestare circa duemila tra lavoratori, ragazzi e genitori, riuniti stamattina davanti a Palazzo d’Orleans.

Una delegazione in rappresentanza degli enti religiosi è stata accolta dal capo delle segreteria particolare di Crocetta, Mariella Lo Bello e da Alessandro Balsamo, capo della segreteria particolare dell’assessore alla Formazione Nelli Scilabra. Il governatore fa sapere in una nota che “il Governo intende tutelare i ragazzi in età dell’obbligo ed è consapevole del contributo degli enti religiosi in questo settore. Entro la prossima settimana – prosegue la nota – il dipartimento Istruzione e Formazione Professionale sarà in condizioni di determinare l’avvio dei corsi dei primi e dei terzi anni”. E’ previsto inoltre domani anche un ulteriore incontro con l’assessore Nelli Scilabra.

Gli enti di formazione che hanno espresso il proprio dissenso lavorano con i ragazzi dai 14, ai 17 anni. Questi studenti, denuncia Piero Quinci, formatore dell’ente di formazione cattolico Cnos-Fap e presidente dell’associazione città solidale, “vengono privati di un diritto fondamentale, quello di potersi istruire. La Regione è complice di un delitto sociale, e nascosti dietro la scusa della ‘pulizia nella formazione’, stanno facendo morire la possibilità che questi ragazzi hanno di formarsi, e imparare mestieri importanti. Lo Stato – continua Quinci – trasferisce i fondi alla Regione, e questa li disperde”.

Al fianco degli enti, anche i sindacati. “Stiamo protestando insieme al Confap, agli enti cattolici, ai ragazzi e alle loro famiglie – spiega Giovanni Migliore, responsabile Cisl scuola – al fine di sbloccare subito un servizio essenziale. Vogliamo denunciare il massacro sociale e le gravi conseguenze del mancato avvio delle attività di formazione. Il governo infatti così non fa altro che evadere un obbligo, che è quello dell’istruzione, togliendo ai minori dei quartieri disagiati la possibilità di frequentare corsi e lavorare, allontanandosi dalle difficili situazioni che li circondano”.

Poco più di un mese fa, il presidente Confap Don Antonio Teodoro Lucente, aveva inviato una lettera aperta indirizzata anche al presidente della Repubblica Giorgio Napolitano, denunciando i ritardi nell’avvio dei corsi dell’Obbligo formativo destinato a tanti giovani siciliani. Nella lettera al tempo inviata si legge che “la situazione della Formazione Professionale è tragica, chiediamo a Voi – scrive il presidente della confederazione – di intervenire e dare una risposta a questa situazione che sicuramente la gente di Sicilia non merita”.

A condannare l’operato del governo Crocetta nei confronti di questa parte della Formazione anche il segretario regionale Udc, Giovanni Pistorio, secondo lui la più grande responsabilità della giunta regionale, e in particolare dell’assessorato alla Formazione guidato da Nelli Silabra “è quella di non saper distinguere i torbidi, le truffe, gli imbrogli e le inefficienze di parte di questo mondo dalla correttezza e dalla competenza straordinarie delle esperienze formative gestite dalla famiglia salesiana che per la presenza decennale e missionaria nei quartieri più disagiati delle nostre città sono un vero e proprio baluardo contro il disagio sociale”. A seguito della giornata di oggi però, la situazione sembra essere migliorata. Dalla presidenza della Regione fanno sapere che “già dalla scorsa settimana sono stati emessi mandati di pagamento relativi ai primi e ai secondi anni dell’annualità 2013-2014, e il residuo dell’annualità 2012-2013”.

“Invitiamo il Governo Regionale a trovare soluzioni immediate per far fronte all’emergenza sociale e ai problemi di ordine pubblico che stanno scaturendo dallo stato d’incertezza in cui versa la formazione professionale in Sicilia” ha dichiarato Leoluca Orlando, presidente Anci Sicilia. “Ricordiamo che i ritardi nell’avvio dei Percorsi Oif (obbligo istruzione e formazione) stanno determinando l’interruzione di un servizio di interesse pubblico che riguarda, nella maggior parte dei casi, ragazzi in obbligo scolastico. Per tale ragione già nei giorni scorsi- continua Orlando – abbiamo chiesto l’intervento del Presidente, Giorgio Napolitano e di tutti i Prefetti dell’Isola”.


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