“Schifani come Cuff. e Lombardo, De Luca è Crocetta: vinciamo noi” - Live Sicilia

“Schifani come Cuff. e Lombardo, De Luca è Crocetta: vinciamo noi”

Nuccio Di Paola, candidato del M5S alla presidenza della Regione, rilancia la sua candidatura in una lunga intervista - VIDEO
VERSO LE REGIONALI
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PALERMO – “Se vogliamo riportare la Sicilia all’epoca di Crocetta possiamo votare De Luca, per tornare i tempi di Cuffaro e Lombardo basta votare Schifani. Noi possiamo vincere, ecco perché”.

Nuccio Di Paola, candidato del M5S alla presidenza della Regione, rilancia la sua candidatura e quella dei “90” uomini e donne impegnati in campagna elettorale. Dopo le faide, i tradimenti, i cambi di casacca e i soldi spariti per colpa degli infedeli, il Movimento 5 Stelle prova a tornare alle origini, grazie anche alla guida di Giuseppe Conte. Ma il percorso non è facile e la Sicilia sarà, per l’ennesima volta, un banco importante di prova.

Il movimento 5 stelle torna a riproporsi ai siciliani dopo la vittoria schiacciante del 2018 alle politiche. Ma subito dopo il 2018, ci fu una catastrofe nel partito, con fughe, perdita dell’identità, oltre alla scelta, in virtù della legge elettorale, di governare col Pd e non solo. Adesso l’aria sembra cambiare, grazie anche a Conte

“Dove ci sono delle criticità possono esserci grandi opportunità. Il movimento ha ottenuto nel 2018 un grande risultato, frutto del lavoro fatto all’opposizione. Poi abbiamo governato concretizzando le proposte del 2018. Oggi il movimento cresce perché ai siciliani e agli italiani stiamo raccontando quello che è stato fatto, soprattutto al Sud. Come nel caso del reddito di cittadinanza e del superbonus. I sondaggi confermano che siamo in crescita, dopo che il partito democratico ha abbandonato il campo progressista e ha ricevuto una bella pernacchia da Calenda. Il Pd è con le ossa rotte, sta seguendo l’agenda Draghi, mentre noi portiamo avanti una agenda che pensa ai problemi degli ultimi”.

Ma Conte ha detto a noi di aver voluto la rottura, sulla base della questione degli impresentabili e per questioni politiche molto più profonde

“Sul discorso degli impresentabili c’era una richiesta specifica da parte della Chinnici e il Pd non l’ha accolta inizialmente. Successivamente il partito voleva scaricare la responsabilità sul M5S. Non siamo noi a dover chiedere al Pd di togliere gli impresentabili, in verità c’era una faida interna che voleva essere ribaltata su di noi. Noi non eravamo lì per gestire le faide, ma avevamo una visione chiara sulla sanità e l’ambiente. Noi abbiamo 90 candidati, tra politiche e regionali, tutti siciliani, a differenza degli altri che hanno molti paracadutati”.

Torniamo al M5S. Luigi Di Maio, non aggiungo altro

“Direi Luigi Di Maio, ma anche molti altri che sono andati via dal movimento 5 stelle. Questo perché non seguono quel percorso di coerenza”.

Di Maio, da leader del M5S diceva ‘mai col Pd’, ma poi si è candidato col Pd. Il suo caso, insieme a quello di molti altri, ha portato a uno scollamento della base e il voto di opinione rischia di finire su De Luca

“Parlo da movimentista che ha visto il proprio sindaco di Gela passare in altri partiti. È stato sempre un contenitore per chi voleva andare in altri partiti. Di Maio, come altri sindaci, deputati, amministratori, sono stati eletti con il Movimento 5 stelle, ma i cittadini saranno a giudicare. Noi abbiamo perso anche deputati all’assemblea siciliana. La cosa che molti non si aspettavano è la coerenza sul tema dei due mandati. La base è unita, oggi più che mai. Ai militanti do un grosso grazie per il lavoro che stanno facendo. Io sono convinto di una sorpresa immane che ci sarà il 26 settembre, perché tutti i candidati presidente sono sovrastimati e noi siamo già sopra il 25%, Schifani è intorno al 28%. Dobbiamo tenere conto del fatto che Musumeci, con l’election day, ha dato una scoppola a tutti, compreso De Luca”.

Lei pensa che De Luca possa essere schiacciato dal traino dei partiti nazionali?

“Assolutamente sì e noi avremo anche Conte in Sicilia, durante gli ultimi giorni di campagna elettorale. Io sono convinto, in base alla percezione che ho, che Schifani è un candidato che non vogliono neanche i partiti del centrodestra, perderà molto rispetto alle liste, credo che si attesterà intorno al 28%. Noi siamo al 23% e nei giorni in cui ci sarà il presidente Conte, sono convinto che avremo la spinta per governare la Regione Siciliana”.

L’elettorato deluso dal M5S oggi sta pensando a Cateno De Luca, i feedback arrivano dalle piazze e dai mercati, ma anche dagli ospedali, in alcuni casi i primari vogliono votare De Luca. Cosa ne pensa?

“Parla con uno che ha seguito il percorso del M5S. Lui sta scopiazzando Rosario Crocetta, che si rivede in lui. Oggi non si può governare la Sicilia con le offese, o scopiazzando il M5S. Non lo si fa assomigliando a Crocetta. I siciliani hanno bisogno di proposte concrete, ma io non offendo. I Like che possono arrivare con le offese non mi piacciono”.

Ma ricordiamoci che il M5S è nato col “vaffa” e il M5S non è mai stato un partito moderato

“Avevamo piazze pienissime, non quelle di Cateno de Luca, c’erano folle oceaniche e il M5S si è fermato al 15%. credo che De Luca è un fenomeno pompato da chi lo osserva, dai media, io vado nei mercati e le persone mi chiedono di Giuseppe Conte. C’è una forte polarizzazione tra lui e la Meloni e questa polarizzazione influenzerà il voto sulle regionali”.

Un giudizio su Nello Musumeci

“Credo che abbia galleggiato in questi anni, è stato un presidente che non ha dialogato, i siciliani non vogliono un ulteriore presidente della Regione che si stacchi dalla realtà e si metta su un piedistallo. Abbiamo bisogno di un presidente che non offenda, abbiamo bisogno di buona politica e di proposte che possano arrivare anche in modo trasversale. Se vogliamo riportare la Sicilia all’epoca di Crocetta possiamo votare De Luca, per tornare i tempi di Cuffaro e Lombardo basta votare Schifani. Oggi il m5S fa una proposta e l’appello è ai militanti e a tutti i militanti dei vari partiti, oggi il voto utile è quello per Nuccio Di Paola presidente”.


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