CATANIA – Lo scontro nel Pd di Catania non si placa. Anzi si infuoca. Questa volta a prendere la parola è Jacopo Torrisi, vice segretario democratico, che replica punto per punto all’attacco duro del consigliere comunale Niccolò Notarbartolo.
La premessa non lascia aditi a fraintendimenti. “Innazitutto – esordisce Torrisi – apprezzo che il consigliere ogni tanto faccia sentire la sua voce, anche se avrei preferito che lo avesse fatto di persona visto che in questi lunghi mesi non lo abbiamo mai visto in federazione provinciale piuttosto che farlo a mezzo stampa. La cosa che mi sembra strana è che con gli altri consiglieri comunali del Pd c’è un’interlocuzione continua, al consigliere Notarbartolo non lo si sente mai, tranne che alle direzioni provinciali. Il rapporto con la segreteria potrebbe essere più proficuo se fosse quotidiano”.
Torrisi entra nella questione “correnti” e sorride, commentando, che non è una “scoperta di questa mattina” il fatto che il Pd etneo, come quello nazionale, sia costituito da diverse anime. “Non è un mistero – afferma il vice segretario – che il Partito Democratico, soprattutto a Catania, è costituito da diversi gruppi e diverse correnti. Queste anime diverse ci sono sempre state, non è una scoperta di questa mattina. E tutto questo può dare un contributo proficuo se queste anime diverse dialogano, non lo può dare però se litigano”.
Sul circolo sanità Torrisi chiarisce: “Ancora non esiste”. “Quello che ho cercato di dire all’infinito in merito alla costituzione del gruppo – spiega – è che c’è una data, che è quella di domani pomeriggio, in cui ci incontreremo per discuterne. Quindi mi è sembrato un po’ forzato il fatto che il ritardo sia diventato insostenibile giorno 17 quando due giorni dopo era già fissata una riunione. Il circolo sanità si costituirà nei tempi più stretti possibili – assicura Torrisi – il tempo di organizzare un congresso, visto che abbiamo appena terminato le tornate elettorali europee. Non capisco però – si interroga il vice segretario – perchè la costituzione di questo circolo sia diventata un’emergenza proprio oggi, tendo a pensare che sia stato l’ennesimo pretesto per muovere una polemica”.
Notarbartolo è stato chiaro, la gestione del partito è oligarchica. “Nella segreteria – risponde Torrisi – ci sono le espressioni di tutte le correnti, ed è giusto perchè un partito deve essere rappresentato da tutte le sue anime. Non capisco come Notarbartolo possa contemporaneamente criticare la gestione correntizia e dall’altra parte chiarire, per sue stesse dichiarazioni, quale è la corrente che secondo lui fa bene. Insomma mi sembra che ci sia un elemento di incoerenza”.
Questo Pd è gestito in maniera collegiale e non feudale come denuncia Notarbartolo? “Assolutamente no – risponde Torrisi – questa struttura è divisa in correnti come lo è il Pd nazionale. Sono convinto che questo possa essere un’occasione di dialogo. Anche al consiglio comunale del resto il Pd è rappresentato da diverse correnti. Quindi se la voglia di discutere c’è, e a Catania ne abbiamo avuto grandi esempi, come quando in maniera compatta siamo riusciti a far passare il registro delle unioni civili. Allora se interessa un tema non si guarda alle correnti e si va uniti e si risolve il problema. Se invece il tema non interessa e si vuole solo andare allo scontro allora la cosa è diversa. Si, penso che sia una gestione collegiale – conclude Torrisi – non penso che qualcuno si possa lamentare che ha bussato alla porta di via Umberto e nessuno abbia aperto. Se si, – chiosa il vice segretario – mi scuso personalmente. Mi chiamino, andrò io stesso ad aprire”.
