Sequestro di beni all'ex rettore di Messina, la difesa rinuncia al Riesame

Sequestro di beni all’ex rettore di Messina, la difesa rinuncia al Riesame

L'inchiesta per peculato

MESSINA – L’ex rettore dell’università di Messina, Salvatore Cuzzocrea, ha rinunciato al vaglio del giudizio del riesame per il sequestro complessivo di oltre 2 milioni di euro nell’ambito di un’inchiesta per “plurimi reati di peculato’ contestati dalla Procura per presunti acquisti personali nei rimborsi spesa pagati dall’ateneo e di rimborso di missioni effettuate per presunte attività di ricerca, ma risultate coincidenti con la presenza del docente a eventi ippici.

All’udienza di oggi i suoi legali, gli avvocati Elena Florio e Giorgio Perroni, hanno rinunciato alle tre istanze di ricorso al Tribunale del riesame sul sequestro preventivo di un milione e 600.000 euro disposto dal gip e su quello d’urgenza di circa 900.000 euro disposto dalla Procura di Messina. L’8 gennaio si discuterà l’appello della Procura sul “no” del giudice per le indagini preliminari Eugenio Fiorentino alla richiesta di arresti domiciliari per Cuzzocrea.

“Stante la documentazione degli atti d’indagine di cui siamo venuti in possesso solo pochi giorni fa – hanno dichiarato gli avvocati Florio e Perroni – la difesa ha dato incarico a un consulente di parte per la disamina di quanto oggetto di contestazione. Rivolgeremo quindi al gip competente ogni ulteriore istanza”.


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