PALERMO – La nuova viabilità per i cantieri dell’anello ferroviario, il maltempo e, nel pomeriggio, anche gli imbarchi al porto: ecco gli ingredienti di quello che si preannuncia come un giorno da dimenticare per gli automobilisti palermitani. Nonostante la Polizia municipale, in una nota, parli di “situazione sotto controllo” e “assenza di particolari problematiche”, questa mattina poco dopo le 11 in via Crispi si è scatenato il caos.
A quell’ora infatti è stato allargato il cantiere dell’anello ferroviario, con la chiusura della carreggiata lato monte e il doppio senso lato mare con conseguenti incolonnamenti, massicci rallentamenti alla viabilità e automobilisti esasperati. Come Veronica Leto, dipendente dell’Ospedale Buccheri La Ferla, che questa mattina tentava di raggiungere in auto il proprio posto di lavoro: “Ogni mattina devo percorrere questa strada, ma con questi continui disagi e il traffico che ne consegue è praticamente impossibile arrivare puntuali e senza stress. La viabilità a Palermo è un vero incubo”. Dello stesso avviso Marco Venturi, residente: “Arrivare in queste zone in automobile è diventato impossibile e snervante – commenta – e noi residenti ci sentiamo prigionieri nelle nostre abitazioni, infatti non ci sono parcheggi, via Emerico Amari è chiusa ormai da mesi ed ora intendono cantierare anche via Crispi? Ma come torneremo nelle nostre case? Vivere in questa zona di Palermo è diventato un incubo”.
La circolazione, intorno all’ora di pranzo, si è normalizzata ma il caos incombe nel pomeriggio per gli imbarchi al porto. L’Amat sta predisponendo la segnaletica per i nuovi varchi, ma serviranno almeno 48 ore per rendere il tutto operativo. Nel frattempo anche i commercianti sono sul piede di guerra. Tra questi il direttore dell’Ibis Styles hotel, che ricade proprio nell’area “off limits” di via Francesco Crispi: “Noi commercianti siamo vittime di un sistema che non funziona – commenta il direttore, Michele Liga – in Sicilia puntiamo a vivere di turismo e poi si vanno a realizzare lavori così pesanti proprio nel periodo di alta stagione?”. Al centro delle maggiori critiche la scelta di realizzare opere imponenti in una zona della città che ha già pagato il prezzo più alto in termini di disagi: “ Perché non realizzano questi lavori durante i periodi di bassa stagione come ottobre e novembre – aggiunge Liga – queste opere ci stanno mettendo letteralmente in ginocchio, proprio ieri – conclude il direttore dell’Ibis hotel – mi è stata annullato un congresso che si sarebbe dovuto tenere qui la prossima settimana. Motivo? Dicono che raggiungere la nostra struttura è diventato troppo complicato…. Ho lavorato a Catania ma anche in Germania e situazioni come queste non si sarebbero mai verificate. Mi vergogno di essere palermitano”. Anche nella Farmacia Li Calzi, di via Emerigo Amari, numerosi sono i disagi per clienti e dipendenti: “Sono davvero troppi i disagi arrecati a noi commercianti della zona – spiega il titolare, Giuseppe Li Calzi – accettiamo le ordinanze comunali che intendono rinnovare la città ma non bisogna però lasciarsi prendere da facili populismi. Infatti – conclude il farmacista – occorre bilanciare gli interessi pubblici con quelli dei commercianti privati che ogni giorno facendo impresa, creano lavoro e sviluppo. Attendiamo di conoscere dall’amministrazione quale sarà il futuro di questa zona”.