Sicilia, Schifani difende l'assessore Volo

L’assessore scricchiola? Schifani: “Piena fiducia”

Il momento difficile e le parole del presidente.
LA SANITA' IN BILICO
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“L’assessore Volo aveva e ha la mia incondizionata fiducia. La richiesta di dimissioni che arriva da alcuni sindacati dei laboratori di analisi convenzionati è veramente paradossale. L’ho già sentita telefonicamente invitandola ad andare avanti senza alcuna remora. L’assessore ha già individuato e proposto alle organizzazioni sindacali le possibili soluzioni, alcune di pronta realizzazione. A cominciare dall’aumento del budget per il 2023, che comunque era stato programmato in precedenza, e dall’istituzione di un Tavolo tecnico permanente in cui pubblico e privato possano dialogare concretamente”. Le dichiarazioni del presidente della Regione, Renato Schifani, arrivano in un momento molto delicato, mentre è in corso la protesta della sanità privata convenzionata. Un ulteriore tassello di malcontento.

“È incredibile che nel momento in cui c’è grandissima disponibilità all’ascolto e vengano prospettate delle soluzioni – aggiunge il governatore – la risposta sia solamente quella di uno stop alle prestazioni che non fanno altro che creare disagi agli utenti, soprattutto ai più fragili. Auspico, pertanto, che si torni al dialogo. La Regione farà tutto quello che è possibile fare”. Una vera e propria blindatura. Sarà un semplice atto dovuto del presidente che protegge un membro della sua giunta, o si tratta di una convenzione radicata nell’uomo che è al timone della Sicilia?

Il frangente della sanità siciliana è difficile. Non c’è soltanto la veemente protesta dei privati che, sul territorio, svolgono una funzione essenziale e che lamentano penuria di risorse. C’è un problema di mancanza di personale e servizi che, nei pronto soccorso, è ormai una voragine. C’è la matassa intricatissima dei precari Covid, amministrativi in testa, che, nonostante i passi avanti a livello nazionale, rimangono sospesi nel limbo. Di recente, sul punto, è intervenuto il senatore Raoul Russo: “Io penso che, anche in Sicilia, sarebbe importantissimo non disperdere un patrimonio di sapere e di esperienze che è maturato nel corso di un momento molto difficile”. Ma la tenuta dei conti è in bilico, secondo la lettera inviata ai vertici dall’ex dirigente generale, Mario La Rocca. Il presidente, per ora, conferma la fiducia. (Roberto Puglisi)


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