Sicilia, si spacca l'Udc: “Turano ha tradito il partito” - Live Sicilia

Sicilia, si spacca l’Udc: “Turano ha tradito il partito”

Parole di fuoco di Ester Bonafede, dirigente dell'Udc molto vicina a Lorenzo Cesa. Intervista senza esclusione di colpi
VERSO LE REGIONALI
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PALERMO – “Mimmo turano è un opportunista incline al tradimento, è andato con i leghisti in cambio di un seggio, ma con l’Udc siamo pronti a fare grandi cose alle prossime regionali”. Parole di fuoco di Ester Bonafede, dirigente nazionale dell’Udc molto vicina a Lorenzo Cesa. Intervista senza esclusione di colpi.

Si avvicina il momento della presentazione delle liste per le regionali, cosa sta succedendo nell’Udc?

“Quello che sta succedendo era prevedibile perché, se il futuro del partito si consegna a chi non è in grado di costruirne la crescita, o a chi è opportunista e incline al tradimento, il risultato non può che essere di assistere, nel momento di massima tensione, all’abbandono di chi adopera la politica solo per interessi personali”

Sta parlando di Mimmo Turano?

“Certo che sì. Mimmo Turano nel 2016 scelse di abbandonare l’Udc e seguire il progetto di Giampiero D’Alia, Centristi per la Sicilia. In Sicilia l’Udc sparì, il segretario nazionale mi nominò vice commissario e io, senza nessuno strumento politico, organizzativo e strutturale, da sola e con l’ausilio di persone che si sono candidate per spirito di servizio, ho raggiunto alle comunali di Palermo il 3,6%”.

Poi Mimmo Turano è rientrato

“Sì, per le regionali e ottiene, con lo stesso strumento di convincimento dell’utilizzo della lista provinciale di Trapani, un posto nel listino di Nello Musumeci. Il giorno dopo le elezioni diventa l’unico assessore politico dell’Udc con una delega importante”.

In questi anni come sono andate le cose?

“Proprio in considerazione di questa delega importante ci saremmo aspettati una grande crescita del partito e invece si è assistito alla fuga di tanti deputati, Cateno De Luca, La Rocca Ruvolo, Lo Giudice, Figuccia, per incompatibilità anche nei confronti dello stesso Turano, che non ha mai condiviso col partito le linee di governo a lui assegnate”.

Andiamo alla trattativa delle ultime settimane, quando sono precipitate le cose?

“Ricordiamo che per le comunali di Palermo il sindaco Lagalla è stato fortemente voluto dall’Udc e tutti conoscono il lavoro di unità e di convergenza che io ho sviluppato intorno alla candidatura di Roberto Lagalla, che inaspettatamente si rivelava indebolita, forse anche da alcuni tradimenti. Abbiamo conquistato la quinta città d’Italia e il sindaco è targato Udc, pur essendo Lagalla persona di tale spessore culturale e politico da poter affermare che rappresenterà sempre gli interessi di tutti i siciliani.

La lista comunale di Palermo non ha raggiunto il 5%, ma questa volta non c’era Ester Bonafede con la sua buona volontà, ma quattro deputati all’assemblea, due assessori regionali e un partito che avrebbe potuto raggiungere le due cifre algebriche. Avendo raggiunto alle precedenti il 7%”.

In questo contesto è scattata la ricerca di seggi alle politiche e le candidature alle regionali.

“È giusto affermare che c’è stato un atteggiamento di cannibalismo politico e io ritengo che sia un atteggiamento sbagliato perché l’Udc rappresenta la continuità con la Dc ed è sbagliato indebolirlo. Ogni tanto penso che non si sia la consapevolezza che il 50% degli astenuti potrebbe tornare a votare il centro, ma ci vuole fatica e dedizione e non c’è spazio per gli opportunisti e traditori

Quindi mentre preparavate la lista per le regionali cosa avrebbe fatto Turano?

“Si è reso conto che forse non poteva essere garantita la sua rielezione, ha tolto la maschera e ha mostrato la sua vera identità, laddove ce ne fosse davvero bisogno. Ha tradito Cesa che ha sempre investito su di lui, tutta la classe dirigente regionale e tutta quella parte del popolo che ancora guarda con interesse a questo mondo e non si mostra”.

Dove si trova adesso Turano?

Ha deciso di transitare dopo può assicurarsi un posto, ha pensato al suo egoismo personale, che non è politico, perché in questo partito ha avuto molto di più altri e quindi sarà giudicato per questo da tutti gli elettori”.

Si trova nella Lega, adesso?

“Ha una posizione sicura in un consenso plurinominale al Senato e porta in dote il collegio di Trapani. In questi anni, al posto di coltivare un partito nobile, peraltro avendo la possibilità di essere il Centro, ha coltivato il suo egoismo personale e forse neanche quello politico”.

Torniamo all’Udc, quali saranno le prossime mosse?

“Ho accolto con gioia la candidatura a Renato Schifani a presidente della Regione Siciliana. Conosco il presidente Schifani e posso affermare che è un uomo di equilibrio, saggezza e unione. Per fortuna l’Udc ha la possibilità di riconquistare lo spazio che aveva ottenuto alle precedenti regionali e anche l’avvento di Totò Cordaro mi ha rassicurato in questo senso”.

Andrete insieme alla Nuova Dc, cosa è accaduto?

“Le liste non è vero che erano mature, in considerazione dei tempi brevi per il completamento. Le liste non c’erano e anche il tradimento di Turano ha determinato un effetto di fuga. Ha dichiarato che temeva che l’Udc non raggiungesse il 5% e lo ha detto da assessore dell’Udc”.

Qual è la novità?

“Io sono felice dell’unità di intenti, anche ottenuta attraverso la sinergia alle prossime regionali, la Udc e Nuova Dc, che insieme ricostituiranno con lo Scudo crociato e la denominazione, la vera Democrazia Cristiana”

Pensate a una fusione?

“Certo, io conosco Cuffaro e so che è un uomo generoso e saggio, tant’è che ha ricostituito la Nuova Dc per il suo intuito. Non è il tempo di barriere, non è il tempo di muri. È tempo di ponti, di aprire le porte della fiducia e poi penso che le persone che hanno sofferto e ho letto con emozione l’intervista di Roberto Lagalla (LEGGI L’INTERVISTA), sono portatrici di umanità”.

Andiamo ai seggi per le politiche. Cosa toccherà all’Udc siciliano?

“Non ci sono collegi uninominali siciliani. C’è stata la tentazione di difendere le proprie posizioni e tutti i partiti si sono arroccati e l’Udc grazie al mancato lavoro e all’ambiguità di altri non è riuscito a crescere. Nella divisione dei collegi non ci sono state attribuzioni”

Alle regionali state piazzando candidati forti? Lei, per esempio, scenderà in campo?

“Alla precedente tornata amministrativa ho presentato la lista, io farò tutto quello che è utile e necessario e ancora una volta sarò in prima linea”.


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