Siracusa, guerra dei rifiuti |Proroga al vecchio gestore - Live Sicilia

Siracusa, guerra dei rifiuti |Proroga al vecchio gestore

L'Urega in questi 30 giorni valuterà la proposta di assunzione del servizio della ditta che ha ufficialmente vinto la gara.

SIRACUSA – Solo un mese di proroga al vecchio gestore e tutto nelle mani della commissione Urega che in questi 30 giorni valuterà la proposta di assunzione del servizio (con riserva) della ditta che ha ufficialmente vinto la gara, in attesa che si dirimano un ricorso al Tar e la riammissione di una terza ditta a suo tempo esclusa. È questa la decisione assunta dal Comune di Siracusa riguardo all’appalto di Igiene urbana: non è giunto all’aggiudicazione definitiva del servizio, ma nemmeno a un proroga corposa in attesa che il Tar si pronunci sul ricorso Igm. C’è l’elemento novità: l’ipotesi che il servizio passi comunque di mano tra un mese. Toccherà di fatto all’Urega trovare la soluzione a un garbuglio amministrativo, burocratico e giudiziario senza precedenti verso l’aggiudicazione del nuovo appalto di Igiene urbana. Quello che sta accadendo, infatti, riguardo a questo prezioso capitolato (128 milioni di euro per 7 anni) è degno di una commedia degli Errori. Quasi incomprensibile per i cittadini che lo stanno pagando con disservizi figli di ripicche e di vecchie approssimazioni contrattuali. Lo scorso 4 maggio, dopo 15 mesi di gara, la commissione Urega decreta l’aggiudicazione del nuovo appalto alla Ambiente 2.0, una Ati formata dalla milanese Aimeri e dalla locale Tech servizi. È un fatto storico: la sconfitta Igm svolge il servizio nella città aretusea dal 1940 ininterrottamente, dal 2003 in regime di proroga. Ma non tutto, in realtà, sta filando liscio. L’Igm ricorre al Tar: “Aggiudicazione anomala e illegale”, secondo l’amministratore unico Giulio Quercioli. Una delle due ditte della Ati vincitrice, la Aimeri, avrebbe secondo la denuncia Igm “debiti milionari da ristrutturare, bilanci poco floridi e un Durc tutto da rivedere”. Sindaco Giancarlo Garozzo e assessore all’Ambiente Pietro Coppa invece si dicono “soddisfatti” perché da quel momento, dopo 15 mesi, la palla passa agli uffici comunali. L’attesa verso l’aggiudicazione definitiva è tutta rivolta alla data del 23 giugno, il giorno dell’udienza al Tar: qualsiasi sia il pronunciamento, secondo gli uffici comunali, darà la direzione verso l’aggiudicazione definitiva del servizio. E invece quel giorno dal Tar di Catania arriva un rinvio al primo dicembre. Ma soprattutto lo stesso giorno accade che una terza ditta, la salernitana Tekra, esclusa durante l’iter di gara, viene riammessa dal Cga. A quel punto per gli uffici comunali è davvero notte fonda. Sfumata l’ipotesi di procedere verso l’aggiudicazione definitiva, tutto sembrava volgere verso una proroga corposa: si parlava di dicembre, in attesa della sentenza del Tar. E invece, nel marasma, proprio ieri è accaduto il fatto nuovo che ha messo tutto nella direzione attuale. La vincitrice Tech servizi ha avanzato la disponibilità a essere “affidatario del servizio sotto riserva di legge” per il periodo di attesa tanto della sentenza del Tar quanto di eventuali operazioni della commissione Urega. Tradotto, diceva: piuttosto che prorogare il servizio a una ditta che ha perso la gara, nell’attesa si risolva questo garbuglio gestiamo noi il servizio, che ne abbiamo tutti i diritti. Allegando anche nella richiesta un risparmio di 163mila euro rispetto alla spesa attuale: un milione fino a dicembre. Il Comune non ha del tutto intrapreso questa strada, ma neanche l’ha cassata. Anzi. La decisione assunta è tutto sommato una via di mezzo. L’ordinanza proposta proprio nel tardo pomeriggio al sindaco dal dirigente Vincenzo Migliore recita di una proroga di un mese. L’assessore Pietro Coppa spiega: “L’ordinanza cautelare del 23 giugno 2016 del Consiglio di Stato che rimette alla stazione appaltante una ditta , esclusa dalla gara, allontana l’aggiudicazione definitiva dell’affidamento. L’elemento di novità è rappresentato dalla nota pervenuta ieri dal raggruppamento di imprese aggiudicatario provvisorio che ha manifestato la disponibilità ad avviare, ancor prima della chiusura del procedimento, il nuovo servizio alle condizioni contenute nell’offerta presentata. La durata della proroga è dettata dalla necessità di attendere l’esito delle valutazioni della commissione Urega alla quale l’ufficio rimetterà gli atti di gara e di esaminare adeguatamente la proposta del raggruppamento pervenuta ieri. È inutile nascondere che l’aggravamento della gara determinata da fattori del tutto indipendenti dalla volontà e dagli atti del Comune sta determinando una situazione difficile da gestire per l’Amministrazione”. Intanto, non si a sa se per ripicca o perché da quando si è aperto questo contenzioso “si è un po’ adagiata”, come dice il funzionario responsabile dell’Igiene urbana al settore Ambiente del Comune Sandro Randazzo, l’Igm ha smesso di fare il diserbo nelle strade, anche in quelle centrali, e di raccogliere con regolarità i rifiuti nelle zone comunali fuori dalla cintura urbana. Perciò per i cittadini tutto questo caos si traduce in disservizi: erbaccia alta un metro nella strada che porta al santuario della Madonna delle lacrime e situazione al limite dell’emergenza sanitaria in contrada Tivoli.


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