PALERMO – La Sispi resterà una società a partecipazione pubblica. A deciderlo è stata l’Autorità garante della Concorrenza e del mercato, presieduta dal palermitano Gianni Pitruzzella, che ha comunicato a Palazzo delle Aquile l’approvazione della deroga chiesta dall’amministrazione comunale.
La legge prevede, infatti, che le società strumentali (grazie a uno slittamento previsto dal governo Letta) debbano essere vendute entro dicembre 2013 o liquidate entro giugno 2014 a meno che l’ente locale che ne è socio non dimostri che la società in questione è più conveniente del ricorso al libero mercato. E, secondo l’Authority, questo è il caso di Sispi che, rispetto alla Consip (la centrale acquisti per la pubblica amministrazione italiana), applica prezzi più bassi tra il 6 e il 9 per cento, mentre rispetto al mercato il ribasso scende addirittura all’11. Prezzi più bassi, quindi, ma anche solidità aziendale visto che Sispi non presenta bilanci in rosso.
“Questo parere – afferma il sindaco Leoluca Orlando – rappresenta un grande e importante riconoscimento per la Sispi, ma anche per il lavoro generale che l’Amministrazione sta compiendo per la gestione delle Aziende e per l’ottimizzazione del loro lavoro”, mentre l’assessore alla partecipate Cesare Lapiana sottolinea che “grazie a questo provvedimento eviteremo di dover rinunciare ad uno dei gioielli di questa Amministrazione garantendo la continuità dei servizi e garantendo serenità ai lavoratori impegnati nell’azienda”. Il parere, inviato l’8 luglio, risponde così alla richiesta di deroga inviata da piazza Pretoria lo scorso 29 aprile e integrata il 17 giugno.
“Ho appreso del parere reso dall’Autorità garante del mercato per quanto riguardo la Sispi, la società del Comune di Palermo che si occupa di informatica e Tlc – dice Vincenzo Figuccia, vice capogruppo del MPA all’Assemblea Regionale Siciliana – credo che questo parere apra interessanti scenari anche per la vicenda di Palermo Energia, la società a totale partecipazione della provincia di Palermo che fornisce alla stessa servizi legati alle energie alternative e all’installazione di pannelli solari La stessa società infatti è in salute sotto il profilo finanziario ed offre all’ente pubblico servizi ad altissima professionalità con costi concorrenziali. Perché i lavoratori di Palermo Energia dovrebbero quindi essere venduti con tutta la Società, se questo costituisce un danno per le casse pubbliche?”.
Grande soddisfazione è stata espressa anche dal capogruppo a Sala delle Lapidi di Nuovi orizzonti Francesco Scarpinato: “Esprimo il io più vivo plauso frutto del lavoro portato avanti dal nostro gruppo, che ha sensibilizzato l’amministrazione attiva sulla redazione del documento inviato a Roma. Questo è il frutto di un lavoro svolto in sinergia che mette al centro il bene dei lavoratori della città, bisogna continuare così anche sulle altre partecipate”.