Il CdA si è riunito alla vigilia di Ferragosto. Un solo punto all’ordine del giorno, le dimissioni del presidente Emanuele Spampinato che, come un fulmine a ciel sereno avevano azzerato i vertici di Sicilia E-Servizi. Parliamo della società, partecipata dalla Regione Sicilia, che come socio di minoranza ha la struttura con competenze industriali e tecnologiche al servizio dell’amministrazione. Società al centro di un paio di interrogazioni parlamentari con l’indice puntato sulle consulenze e sui reali servizi offerti. Ieri l’assemblea dei soci ha di fatto riconfermato quattro nomi su cinque, risolvendo la mini-crisi estiva con l’esautoramento di Nino Scimemi, uomo forte del governatore, entrato probabilmente in rotta di collisione con Raffaele Lombardo. Tutti confermati gli altri quattro consiglieri: Emanuele Spampinato (che fungerà ancora da presidente), Salvatore “Rino” Giglione che ha assunto la carica di vice e i due consiglieri di moina privata, Giuseppe Sajeva (per lui pronta la poltrona di amministratore delegato) e Andrea Gabardo. Al posto di Scimemi la Regione ha scelto Luca De Caro. Le nomine in Sicilia E-Servizi fanno trasparire l’attivismo di Lombardo alle prese anche con il puzzle del suo quarto governo, giunta che il governatore potrebbe varare a sorpresa nelle prossime ore smentendo quanti sono convinti di una riflessione sino a settembre. Rumors dell’ultimora porterebbero alla conferma di tutti gli assessori tecnici (Massimo Russo, Caterina Chinnici, Marco Venturi, Piercarmelo Russo, Mario Centorrino, Gaetano Armao e Nino Strano) con due nuovi tecnici scelti direttamente da Gianfranco Miccichè (al posto di Michele Cimino e Titti Bufardeci) oltre a tre ulteriori nomi di non politici che prenderebbero il posto di Luigi Gentile, Nicola Leanza e Roberto Di Mauro. Uno dei nuovi tecnici potrebbe essere “sponsorizzato” dall’Udc, uno dall’Api e uno dai quattro esponenti del gruppo misto.
Sempre in tema di nomine e sempre in riferimento a Sicilia E-servizi, sono stati resi noti gli undici consulenti che la società ha in organico. Undici nomi per oltre 300 mila euro di spese annue. L’elenco si apre con l’avvocato Daniela Ferrara (redazione massime giurisprudenziali), figlia dell’ex sindaco Pd di Alcamo, in organico sino al 31 dicembre per un ammontare di 20 mila euro; Maria Luisa Giammona, si occupa invece di attività di comunicazione e workshop aziendali: nominata il 12 aprile, per sei mesi di incarico (scadenza 12 ottobre) percepirà 7.000 euro. Ben più pesante la consulenza dell’avvocato Donika Maria Maxhuni, incaricata di coordinare redazionalmente la Banca Dati Regionale siciliana: sino al 30 novembre percepirà un rimborso di 60.000 euro; sulla stessa falsariga le parcelle del costituzionalista Giovanni Pitruzzella, a capo della direzione scientifica della stessa Banca Dati (50 mila euro sino all’1 dicembre) e dell’avvocato Marcello Giglio, anche lui come la Ferrara alla redazione di massime giurisprudenziali (40 mila euro sino alicembre). In scadenza la consulenza del dottor Ivan Niosi, a capo dell’area Territorio (19.550 euro dall’1 giugno al 31 agosto), mentre resteranno in servizio sino alla fine dell’anno l’avvocato Gaetana Marino (altra consulente legale come Ferrara e Giglio) che percepirà un’indennità di 27 mila euro e Riccardo Picone, addetto stampa della società con un compenso fino al 30 novembre di 22 mila euro. Gli ultimi tre consulenti di Sicilia E-Servizi sono l’architetto Pietro Salamone che, per 30 mila euro, gestisce il progetto per la rilevazione delle presenze negli uffici della Pubblica amministrazione, il dottor Antonino Li Volsi (assistenza amministrativa e fiscale ordinaria per 24 mila euro di compenso annuo) e il dottor Francesco Ioppolo che gestisce le buste paga del personale. Per lui il compenso non è indicato: si sa solo che percepisce 65 euro mensili per il primo dipendente, 45 dal secondo al decimo dipendente e 35 dall’11esimo dipendente.