Sparatoria Ecs Dogana, indagati fanno scena muta davanti al giudice - Live Sicilia

Sparatoria Ecs Dogana, indagati fanno scena muta davanti al giudice

Gli interrogatori di garanzia sono durati giusto il tempo che tutt'e cinque si avvalessero della facoltà di non rispondere.

CATANIA – Non sono durati molto gli interrogatori di garanzia di Sebastiano Miano, 28 anni, Giuseppe Santo Patanè, 26 anni, Danilo Salvatore Napoli, 20 anni, Gabriele Gagliano, 19 anni, Gaetano Salici, 19 anni, arrestati martedì dalla Squadra Mobile di Catania per la sparatoria della scorsa primavera all’Ecs Dogana club. Tutti e cinque hanno scelto di”‘avvalersi della facoltà di non rispondere”.

I cinque indagati – accusati a vario titolo di rissa, lesioni personali aggravate e armi (per Miano anche maltrattamenti in famiglia) hanno fatto scena muta davanti al gip Pietro Currò che ha firmato l’ordinanza. Ora la strada dei difensori resta quella di presentare istanza davanti al Tribunale del Riesame di Catania.

Quella notte del 21 aprile 2022 sono rimasti feriti in due: un minorenne (per cui si procede separatamente) e Gaetano Salici, che sentito dai poliziotti aveva detto di essere stato colpito da una pallottola vagante e di essere stato coinvolto solo in maniera indiretta. Ma le testimonianze raccolte e soprattutto le telecamere di video sorveglianza della zona lo hanno smentito: per la Procura di Catania è uno dei protagonisti della guerriglia che si è consumata in via Dusmet.

Farebbe parte del gruppo vicino ai Mazzei che avrebbe impedito l’esibizione di Niko Pandetta (indagato anche lui) durante lo show case di Tony Effe qualche giorno prima. Quel palco negato sarebbe stata la scintilla che avrebbe fatto programmare la vendetta da parte di Sebastiano Miano e gli altri giovanissimi contigui, sempre secondo gli investigatori, ai Cappello.

Sono almeno due le armi utilizzate quella notte: una calibro 7,65 e una 40. Due clan mafiosi quindi si sarebbero contrapposti e il clima di guerra sarebbe durato anche nei giorni successivi. Ora c’è da comprendere se tutto è circoscritto ai fatti della discoteca del porto, oppure se c’è un contrasto in corso tra le due cosche. Cosche che hanno dimostrato di avere a disposizioni armi.

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