CATANIA – Proseguirà fino a maggio il piano di intervento per la pulizia del
litorale sabbioso e di una parte del tratto roccioso del lungomare di
Catania, con un cronoprogramma intensivo che vedrà impegnati uomini e mezzi cingolati di Dusty.
Il Piano di intervento adottato da Dusty interesserà sei aree adibite a
strutture balneari: le tre spiagge libere del litorale Plaia e tre tratti
del litorale scogliera in corrispondenza di piazza Sciascia, del borghetto
marinaro di San Giovanni Li Cuti e della parte del lungomare antistante
l’Istituto Nautico.
Il cronoprogramma prevede due fasi distinte: la prima riguarderà le spiagge libere n. 1, 2 e 3 del litorale del Viale Kennedy attraverso la “vagliatura” meccanica della sabbia e l’eliminazione dei rifiuti depostati in profondità. In questo tratto di costa, si procederà anche con la pulizia manuale delle strutture balneari pubbliche e lo svuotamento dei cestini.
Nella seconda fase si procederà con la pulizia manuale delle tre zone del
tratto della scogliera. Con cadenza settimanale (ogni sabato e domenica, del mese di aprile, e poi tutti i giorni nel mese di maggio, inclusi i festivi), saranno utilizzati i pulisci-spiaggia per la pulizia dell’arenile sabbioso, macchinari a trazione idraulica grazie ai quali sarà possibile asportare i depositi marini trasportati dalle mareggiate ed anche i rifiuti lasciati da cittadini poco rispettosi delle regole ambientali e incuranti del senso civico.
Grazie alla loro potenza, i mezzi utilizzati da Dusty sono in grado di poter
separare i vari rifiuti trovati nella sabbia suddividendo i materiali
ingombranti da quelli più minuti; quelli riciclabili (quali il vetro, la
plastica, la carta) e quelli derivanti dalla frazione secca (non
riciclabile).
Nel fare il medesimo intervento di pulizia, lo scorso maggio un operatore
Dusty trovò una lastra di cemento incagliata tra la sabbia, che determinò il
danneggiamento del macchinario impiegato durante la bonifica.
Grazie al corposo piano di intervento, il litorale sabbioso delle 3 spiagge
libere di Catania, e i tratti del litorale scogliera indicati dal Comune,
potranno essere pronti entro l’inizio di giugno, per l’avvio della stagione
balneare, disposizioni Covid-19 permettendo, consentendo ai catanesi di
potersi riappropriare delle spiagge libere e dei solarium perfettamente
puliti.
Questo fa ancora meglio comprendere quanto abbia fatto bene l’ Inghilterra a salutare l’ europa
Finalmente ci libereremo di queste medievali cabine di mondello? Potremo avere dei lidi dove tutti ( palermitani e turisti) possano godere di questo meragliovoso mare?
Adesso capisco il perchè della BREXIT.
Almeno gl’inglesi non avranno più questo tipo di problemi che invece noi dobbiamo subire perchè una corte europea non fa distinzioni tra l’Italia e la Danimarca o la Norvegia. Cose allucinanti impatterà solo a noi, forse un pò di Francia e la Grecia. Gli altri paesi non hanno questi problemi ma noi si e l’impatto sull’economia è devastante
uno che ha capito tutto… #sischerza
Ancora non abbiamo capito che bisogna lasciare l’Europa . Viva l’Inghilterra
MA IO NON CAPISCO LE VOSTRE INDIGNAZIONIO
IMMAGGINATE CHE DOMANI UN COMUNE CHE A DATO IN APPALTO LO SMALTIMENTO DELLA SPAZZATURA AD UNA DITTA IL SINDACO DECIDE DI NON RIFARE LA GARA DAPPALTO E DI DARE IN AFFIDAMENTO ALLA STESSA IL SERVIZIO A TEMPO INDETERMINATO
E’ LA STESSA COSA
MI SEMBRA GIUSTO CHE ALLA SCADENZA VENGA BANDITA DI NUOVO LA GARA DI ASSEGNAZIONE DELLE CONCESSIONI
Non capisco perché tutte queste critiche antieuropee. Proprio qui non ci trovo niente di sbagliato.
La costa è un bene di tutti. Non ritengo giusto che chi la sfrutta a prezzi, ricordo, ridicoli la gestisca come una proprietà privata, magari lasciandone la gestione dopo anni in eredità ai figli. Qui non si parla di negozianti o ambulanti, ma di gente che nei tempi è riuscita a ottenere la gestione di un pezzo di costa pubblica e da allora la gestisce continuativamente.
Mi sembra logico che ci debba essere un bando pubblico per l’assegnazione, la ritengo una cosa civile. Farà bene anche alla concorrenza ed alle casse pubbliche.
L’unica cosa che ritengo giusta, è di non fare assegnazioni annuali ma di un periodo di tempo tale (10 anni?) da permettere l’ammortamento degli investimenti.
Finalmente giustizia è stata fatta.
E mai possibile che le concessioni
si traformino in titoli di proprietà?.
Nella Mia Citta i gestori sub
affittono i locali guadagnando sulle concessioni.
VIVA L’EUROPA DEI DIRITTI E DEI DOVERI PER TUTTI.
E qual’è il problema. Un bella manifestazione di interesse/atto di interpello e si sceglierà la migliore offerta… Ci sono tante esperienze in materia di scelta anche in altri campi …
Devo dire che in linea di principio sono d’accordo con la decisione EU (solo l’EU può modificare l’ativico status quo di Mondello!!)
Posso però dire questo.
Un piccolo locale che frequento da circa 10 anni è gestito con il principio della messa al bando 5ennale.
Bene l’esercente di turno non fa altro che acquistare il cibo e le suppellettili giuste giuste per fare mangiare le persone. Non un tavolino o una sedia in più. Tanto sa che al prossimo giro farà un altro lavoro.
Bisognerà studiare un po’ sulle modalità del turn over.
P.S. Su un canale DTV ho visto che il trailer della nuova serie del tipo Baywatch Australia. Mi sono accorto che anche lì, come in America, ci sono km di spiagge dove non c’è neanche uno stabilimento balneare e uno può ammirare la bellezza della costa.
In Italia… manco a parlarne!
Saluti