CATANIA – “Sarebbe un tradimento amare la squadra del Catania ma non amare altrettanto Catania“. L’amarezza del sindaco si percepisce attraverso le ultime parole scritte e pubblicate su Facebook: il corredo a un set di fotografie dei seggiolini dello stadio Angelo Massimino, alcuni dei quali divelti dopo solo la prima partita di campionato (Catania-Crotone 0-1).
“Abbiamo corso per consegnare il Massimino per la prima di campionato – scrive Enrico Trantino nel suo post social – Un colpo d’occhio straordinario che ha attirato i consensi di tutti gli osservatori. Abbiamo deciso, come negli stadi più civili, di arredare con i seggiolini anche le curve. Dopo la partita di ieri, quattro sono andati già distrutti“. Gli schienali in plastica spaccati, su un tappeto di coriandoli, non potrebbero essere più eloquenti.
“Vorrei sperare che sia casuale, ma poco cambia: è la dimostrazione dell’incuria di molti nostri concittadini per la cosa pubblica”, attacca il primo cittadino. Perché che sia lo stadio, un marciapiede o una panchina in una piazza la differenza è poca. “So che come amministrazione abbiamo il dovere di compiere il massimo sforzo per trasmettere il valore del rispetto per i cittadini in cogni cosa che facciamo – ammette Trantino – Cominciamo, però, dalle piccole cose, come lasciare integro ciò che è stato appena riqualificato e che costituisce un biglietto da visita della città”.