Stefano e il compleanno che non ci sarà: "Ora solo il vuoto"

Stefano e il compleanno che non ci sarà: “Ora soltanto il vuoto”

Un giorno di festa si trasforma nel momento del dolore per i familiari del magazziniere ucciso

PALERMO – A distanza di due settimane dall’omicidio il peso dell’assenza si fa più forte. Stefano Gaglio avrebbe compiuto 39 anni oggi, 30 settembre: “Ma non ci sarà alcun compleanno. Tu non ci sei, il silenzio è terribile e noi non abbiamo più lacrime”. Sono le parole dei familiari e degli amici del magazziniere ucciso davanti alla farmacia di piazza Principe di Camporeale, in cui lavorava.

“E’ il tuo compleanno, ma tu non ci sei”

Ricordano la gioia dei festeggiamenti in famiglia, rimpiangono quei momenti spensierati che mai più torneranno. E affidano ai social i messaggi che avrebbero mandato in queste ore a Stefano: “Quest’anno gli auguri siamo costretti a farteli così – scrivono -. Non ci risponderà nessuno, perché con tutti noi tu non potrai brindare. Fallo con tutti gli angeli a te vicino. Noi più pensiamo a quello che è successo, più non riusciamo a credere e ad accettare che non ci sei più. Oggi avresti dovuto festeggiare come ogni anno con le tue principesse e con la zia. E invece? Oggi c’è solo il vuoto nei nostri cuori. Non hai avuto via di fuga, non potevi difenderti, né salvare. Ma avrai giustizia”.

Le parole della sorella per il compleanno di Stefano

Struggenti le parole della sorella, con cui il 39enne era molto legato. “Ogni anno ero la prima a farti gli auguri a mezzanotte. Stavolta non è stato così e non sarà più possibile farlo. Dovrò sperare che ti arrivino lassù. Sei sempre la mia ragione di vita, mi proteggevi con la tua gelosia, i tuoi abbracci, i tuoi baci. Mi hanno distrutta, mi hanno lasciato dentro dolore, rabbia e tristezza che non potranno mai andare via. Per il tuo compleanno sarò costretta a farti gli auguri sotto quel marmo, senza poter ricevere un grazie”.

Il cognato arrestato

Nessuna festa, né candeline da spegnere. Dopo il delitto la famiglia ha chiesto a gran voce la verità su quanto accaduto. Per l’omicidio è in carcere il cognato della vittima, Giuseppe Cangemi, dipendente della Rap di 62 anni, il movente sarebbe legato alla donazione della casa in cui vive in via Nicolò Cervello, nel rione Kalsa.

Le telecamere dell’attività commerciale hanno ripreso tutto, permettendo di ricostruire le fasi dell’agguato, avvenuto poco dopo le 9 di quel lunedì mattina, mentre l’autopsia ha accertato che Gaglio è stato ucciso con quattro colpi di pistola sparati a distanza ravvicinata.

Il compleanno di Stefano e l’incredulità

“Eri in salute, eri una montagna – si legge -, è impressionante come ti abbiano abbattuto. Oggi è il tuo 39esimo compleanno e lo avresti festeggiato con la tua famiglia. Saresti andato al sushi o magari a vedere la partita del Palermo. So solo che tu non ci sei e rimangono tanti ‘se’, tanti ‘mah’. Festeggia lassù, fai casino, riabbraccia i tuoi genitori e i tuoi fratelli. Porta anche un bacio alla mia mamma. Buon compleanno Stefano, ti vogliamo bene”.


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