Sotto accusa per la morte del giovane neolaureato in medicina c'è un diciassettenne, reo confesso di avere sferrato il calcio mortale alla tempia di Aldo all'interno della discoteca Goa, allo Zen di Palermo, nel febbraio scorso. La difesa aveva chiesto la sospensione del processo e la messa alla prova, il giudice minorile l'ha negata. A novembre la sentenza. La madre: "Non perdono".