Si tratta dei vice di Miccichè, dei questori e dei segretari.

Micciché vuole la presidenza. Gli autonomisti vogliono fare il pieno. L'intesa escluderebbe il M5s

I nomi in ballo per le cariche più importanti di Palazzo dei Normanni. Una partita intrecciata a quella per la giunta. Tutte le novità,

L'amministratore di Sicilia e-servizi tesse le lodi del nuovo governatore. Dopo aver popolato il cerchio magico di Crocetta.

Le preocupazioni della Fast Confsal sulle condizioni dell'azienda, priva di vertice e da tempo in profonda crisi.

Il capo di gabinetto del governatore prenderà il posto di Enzo Emanuele. E' solo l'ultima nomina di uno dei fedelissimi del presidente.

L'assessore Croce (in quota Sicilia Futura) sceglie i vertici di Urbanistica e Corpo forestale. Tensioni Udc-Ncd su Crias.

I dem che avevano criticato i rapporti tra il governatore e il cerchio magico oggi stanno zitti.

Non c'è accordo politico per la scelta delle guide di Esa, Irsap, Crias e altri enti. I nomi.

Non c'è più il governatore folcloristico di un tempo. Ora c'è un uomo che occupa lucidamente tutti i posti del potere.

L'ex pm si dimette, poi viene subito re-incaricato. Aggirato così il “blocca-nomine”. E la società cambia nome.

Il governatore sceglie il nuovo presidente dell'Ircac: è Sami Ben-Abdelaali. Ma c'è il veto di Pistorio e Cracolici. Ognuno vuole il suo ente.

Politici, burocrati, potenti dell'economia e della cultura da trent'anni (e più) sempre in sella.

Un ufficiale giudiziario si era presentato per pignorare le poltrone.

L'assessorato, i gabinetti, i posti in commissione: il partito di Alfano prende tutto. Ma sempre, ufficialmente, restando fuori dalla maggioranza. Dalle convention di partito arrivano pure le bordate a Crocetta. Ma la sera si va tutti a cena con gli assessori.