"Hanno quasi ucciso mio fratello ma ora possono tornare liberi" - Video - Live Sicilia

“Hanno quasi ucciso mio fratello ma ora possono tornare liberi” – Video

Mauro Glorioso travolto a Torino da una bici elettrica

PALERMO – “È arrivato il momento di condividere il mio dolore”, dice Michele Glorioso in un breve video. Dolore e amarezza. Sceglie Instragram per parlare di suo fratello Mauro e della “giustizia che merita” alla vigilia del processo contro chi ha tentato di ucciderlo ma ora potrebbe essere scarcerato.

Una bici elettrica scagliata da 10 metri

Mauro Glorioso, studente di medicina di 23 anni, lo scorso 21 gennaio fu colpito alla testa da una bicicletta elettrica lanciata a Torino da cinque giovani. Oltre venti chili di peso, scaraventati dalla balconata di lungo Po Cadorna da dieci metri di altezza, travolsero Mauro che stava in fila all’ingresso di un locale dei Murazzi. Il giovane si trova ancora in ospedale. Prima ha lottato per la vita, ora lotta ogni giorno per affrontare le conseguenze permanenti delle lesioni gravissime subite agli arti superiori ed inferiori.

Ci sono cinque imputati per tentato omicidio, di cui tre minorenni per i quali la difesa ha chiesto la messa alla prova e cioè la sospensione del processo e il reinserimento sociale attraverso un progetto educativo. L’udienza è fissata per giovedì 7 settembre.

L’amarezza del fratello

Michele Glorioso è amareggiato: “La messa alla prova significa che usciranno dal carcere senza nemmeno avere chiesto scusa”. Si chiede “se davvero può essere concesso a tre ragazzi che hanno quasi ucciso mio fratello di continuare a vivere come se niente fosse”.

L’accusa si è opposta alla messa alla prova. Secondo il procuratore Emma Avezzù e i legali di parte civile, i tre ragazzi devono restare in carcere perché non hanno mostrato segni di pentimento. Niente scuse, solo dei non ricordo durante i loro interrogatori. Neppure dopo la tragedia c’è traccia di ravvedimento nelle chat dei loro cellulari.

Il 7 settembre la decisione del giudice per l’udienza preliminare Maria Grazia Devietti Goggia, dopo che è stato disposto un approfondimento psicologico sui tre minorenni. Uno di loro ha partecipato al tentato omicidio dei Murazzi mentre si trovava già alla messa alla prova per un altro fatto. C’è un secondo procedimento in corso per i due maggiorenni. Un diciannovenne che ha ammesso di aver scagliato la bici (si trova in carcere) e un diciottenne ai domiciliari con braccialetto elettronico.

“Il 7 settembre spero di potere dire a mio fratello che ha avuto la giustizia che si merita”, conclude Michele Glorioso.


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