Traffico di droga a Catania e in Calabria: l'operazione "Devozione"

“Devozione” e cocaina, l’asse del narcotraffico tra la Calabria e Catania

NOMI: i dettagli sull'operazione della Polizia

CATANIA – Circolava talmente tanta cocaina tra la Calabria e Catania che due calabresi si erano trasferiti nella città etnea, per gestire in prima persona il traffico. È una delle cose che emerge dall’operazione Devozione, che nella mattina di mercoledì 19 giugno ha portato in carcere 13 persone, con altre 16 raggiunge da un avviso di conclusione delle indagini.

L’operazione della Squadra mobile di Catania, affiancata dalle mobili di Reggio Calabria e Siracusa e da uomini dello Sco, ha permesso di colpire un canale del narcotraffico nel sud Italia, con l’ormai consolidata collaborazione tra calabresi e catanesi nel traffico di cocaina. Sequestrati in totale 11 chili di cocaina, con più di 20 viaggi di consegna documentati.

“Devozione”, la storia dell’indagine

Le indagini della polizia sono partiti dal catanese Carmelo Scilio, considerato uno dei più noti trafficanti di cocaina nel capoluogo siciliano. A giugno 2020 Scilio era agli arresti domiciliari ma continuava a gestire gli spostamenti di droga da casa sua.

Gli investigatori riescono così a scoprire i fornitori di Scilio, prima che questi fosse di nuovo arrestato per un altro procedimento nel luglio del 2020. La cocaina arrivava in Sicilia grazie soprattutto a Bruno Cidoni e Antonio Pezzano. Cidoni, calabrese, garantiva il collegamento con i grossisti di cocaina in Calabria.

La devozione dei calabresi per la Madonna di Polsi, il cui santuario si trova in Aspromonte, è stato lo spunto che ha dato il nome all’intera indagine. Cidoni infatti aveva un’immagine della Madonna di Polsi nel suo cellulare, ed è stato intercettato mentre chiedeva ai suoi collaboratori se avessero con sé un rosario.

Il traffico di droga a Catania

Il traffico di cocaina a Catania era talmente vantaggioso per Cidoni che si era trasferito nel capoluogo etneo per gestire in prima persona lo spostamento della droga, lo stoccaggio, il taglio e la consegna ai suoi diversi clienti catanesi, alcuni dei quali considerati vicini ai clan.

Le telecamere e i microfoni della polizia hanno documentato 20 spostamenti di cocaina dalla Calabria a Catania, secondo un metodo che prevedeva la fornitura del referente calabrese dell’organizzazione Pasquale Zangari, il viaggio su un’auto dotata di compartimenti nascosti con il catanese Francesco Sedici a fare da corriere, poi la consegna e lo stoccaggio nella casa di Cidoni, a San Giovanni Galermo.

Qui la droga era conservata, tagliata e inviata al commercio al dettaglio, ovvero alle piazze di spaccio catanesi. Nel corso dell’intera operazione la polizia ha sequestrato undici chili di droga, con due sequestri di cocaina da circa 5 chili ciascuno. In più, nella casa di Cidoni sono stati trovati murati 90.300 euro in contanti.

Dopo l’arresto di Francesco Sedici, nel novembre del 2020, il traffico di droga ha cambiato modalità: la cocaina arrivava su dei Tir e dopo uno scambio in un parcheggio veniva stoccata in un appartamento nel quartiere San Giorgio, da cui poi prendeva la via delle piazze di spaccio.

“Traffico lucrosissimo”

A commentare l’operazione Devozione durante una conferenza stampa è il Questore di Catania Giuseppe Bellassai: “Si tratta di un’operazione molto importante, perché documenta i rapporti contigui della criminalità calabrese e di quella catanese in un settore lucrosissimo come quello del narcotraffico”.

Bellassai nel corso della conferenza stampa ricorda anche la sentenza con cui martedì 18 giugno sono stati condannati per traffico di cocaina alcuni esponenti del clan Cappello: “Anche in quel caso si tratta di narcotraffico, e di collegamenti consolidati da criminalità calabrese e catanese”.

I nomi

Sono stati raggiunti da ordinanza di custodia cautelare in carcere:

– Giuseppe Addamo, nato nel 1979;
– Bruno Cidoni, nato nel 1974;
– Luigi Danilo Garozzo, nato nel 1993;
– Gino Gueli, nato nel 1989;
– Francesco Mannino, nato nel 1987;
– Antonio Pezzano, nato nel 1992;
– Angelo Ribera, nato nel 1987;
– Carmelo Scilio, nato nel 1974;
– Francesco Sedici, nato nel 1971;
– Pietro Sedici, nato nel 1990;
– Salvatore Torrisi, nato nel 1963;
– Santo Vitale, nato nel 1964;
– Pasquale Zangari, nato nel 1969.


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