Trapani, l'arresto alla capitaneria: "Anche soldi in cambio di favori" - Live Sicilia

Trapani, l’arresto alla capitaneria: “Anche soldi in cambio di favori”

Il Tribunale di Trapani
Chi sono gli indagati. Martedì gli interrogatori

TRAPANI – Gli interrogatori sono fissati per martedì. Davanti al gip Samuele Corso si presenteranno il militare della guardia costiera Francesco Ruggirello, 49 anni, finito ai domiciliari, e l’imprenditore Giuseppe Blunda, 55 anni di Castellammare del Golfo, al quale è stato applicato l’obbligo di dimora, titolare della Miomercato srl.

Nell’indagine per corruzione, falso e truffa sono coinvolti altri tre imprenditori, due di Mazara del Vallo e uno di Paceco. Sono indagati a piede libero. Dall’inchiesta emergono nuovi particolari. Non sarebbero state date soltanto cassette di pesce per chiudere un occhio e archiviare le sanzioni amministrative elevate dalla guardia costiera. In alcuni casi i favori sarebbero stati ricambiati con soldi.

Per annullare la multa elevata nel 2019 alla ditta “Miomercato” Francesco Ruggirello si sarebbe fatto pagare da Giuseppe Blunda i lavori per un importo di 2000 euro eseguiti nella sua abitazione di Valderice.


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