Trattori, ultimatum al governo Meloni: sale la rabbia, le richieste - Live Sicilia

Trattori, ultimatum al governo Meloni: sale la rabbia, le richieste

Salta la protesta di Roma, ma ci sono 6 presìdi: cosa sta accadendo
LA MOBILITAZIONE
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ROMA – Trattori, ultimatum al governo Meloni. Sale la tensione, dalla Sicilia alla Lombardia. Il movimento Riscatto agricolo ha chiesto un incontro con la premier Giorgia Meloni e con il ministro dell’Agricoltura Francesco Lollobrigida. A sorpresa ha annullato la manifestazione indetta per oggi al centro della capitale, ma ci sono 6 presìdi intorno alla città che si muovono solto un’altra sigla: “Cra, agricoltori traditi”.

La protesta annullata

“Si ritiene di portare solo una delegazione di 10 trattori a San Giovanni, a simbolo della protesta” comunica il movimento Riscatto agricolo ieri pomeriggio, motivando la decisione con il non voler “incrinare ulteriormente il grande appoggio sino ad oggi avuto da tutti i cittadini che già da molti giorni stanno sostenendo e incitando la resistenza degli agricoltori, nonostante i tanti disagi nelle strade italiane”. Poi, dopo una nuova riunione in Prefettura, i portavoce parlano di un corteo con quattro trattori nel centro della città con una possibile tappa davanti al Colosseo e della possibilità – sulla quale aspettano un via libera della questura – di far poi sfilare in serata i loro mezzi sul Raccordo anulare.

Roma cosa può accadere

E non è escluso, a questo punto, che nessun trattore raggiungerà piazza San Giovanni. Insomma, ancora nulla di deciso e gran confusione tra gli stessi agricoltori che però, nel confermare di non voler creare disagi alla città, spiegano il vero motivo dell’annullamento: “Sembra ci sia un’apertura” da parte del governo per un tavolo tecnico con la premier e il ministro. Dunque meglio aspettare. “Il nostro obiettivo non è la manifestazione – dicono non a caso – ma che vengano affrontati con serietà i nostri punti”. L’annuncio di rinunciare al sit-in di piazza San Giovanni arriva qualche ora dopo “l’ultimatum” dato al ministro dell’Agricoltura Francesco Lollobrigida per fissare un faccia a faccia. “Se non risponderà entro sabato alle 12, i nostri trattori andranno liberi per la città” ha detto Andrea Papa, uno dei leader del movimento nato poche settimane fa e che da giorni ha creato un punto di raccolta dei mezzi sulla Nomentana.

Parla il ministro

Non si è fatta attendere la risposta del diretto interessato. Le delegazioni degli agricoltori “le ho già incontrate” e “stiamo incontrando associazioni” dice il ministro da Berlino. “Io non ho il problema di incontrare, quando penso che siano brave persone”, ho incontrato “tante delegazioni, o singoli o gruppi” specifica, ricordando che esiste un “arcipelago di situazioni”, ma che “ci sono alcuni che evidentemente vengono usati come testimonial di posizioni che hanno poco a che fare con la rappresentanza”. Intanto continua il braccio di ferro anche sulla partecipazione al Festival. “Se non potremo salire sul palco dell’Ariston, saremo costretti a concentrare su Sanremo, a partire da domani, tutti i trattori dei presidi della Lombardia, del Piemonte e della Liguria” dicono gli agricoltori, bocciando l’ipotesi di un comunicato letto in diretta. Ma quella di Riscatto agricolo non è l’unica anima della protesta e le divisioni sono evidenti. Da oggi è partita la mobilitazione del ‘Cra Agricoltori traditi’ guidati dall’ex forcone Danilo Calvani.

La mappa della protesta

Dall’alba hanno iniziato a riempirsi i sei presidi attorno alla città in attesa di una manifestazione nella seconda metà della prossima settimana. “Nel primo giorno sono circa 300 i trattori che hanno raggiunto le porte della capitale – stima Calvani – ci aspettiamo migliaia di mezzi per la nostra grande manifestazione”. Ai punti di raccolta bandiere tricolore e cartelli su scritto: “Ci state togliendo la dignità” e “No agricoltori, no cibo”. E scricchiola anche la maggioranza, sull’esenzione all’Irpef agricola. Non mancano le scintille tra Lega e FdI dopo lo slittamento dell’emendamento al Milleproroghe che era atteso per oggi. “Riteniamo sia stato un errore quello del governo di cancellare l’esenzione per il 2024” tuona il capogruppo della Lega alla Camera Riccardo Molinari. A stretto giro arriva la replica del capogruppo di FdI Tommaso Foti: “Non risulta che siano mai state avanzate in sede di esame e di approvazione” della manovra “riserve da parte di gruppi della maggioranza. Non vedo quindi la ragione di imputare colpe al governo”. A gettare acqua sul fuoco il ministro dell’Economia Giancarlo Giorgetti che assicura: “E’ in corso di valutazione l’intervento in materia di esenzione dell’Irpef per gli imprenditori agricoli che necessitano di un effettivo sostegno, eventualmente prevedendo specifiche franchigie”.

Giorgetti: “Valutiamo esenzione Irpef”

“Fermi gli interventi già adottati e in precedenza ricordati, nonché tutte le altre misure agevolative vigenti per il comparto agricolo, è in corso di valutazione l’intervento in materia di esenzione dell’Irpef per gli imprenditori agricoli che necessitano di un effettivo sostegno, eventualmente prevedendo specifiche franchigie”. Lo ha detto il ministro dell’Economia Giancarlo Giorgetti rispondendo in question time al Senato. “Tale misura, quindi potrà essere, inserita nel primo veicolo normativo utile – che potrebbe essere anche il decreto legge Milleproroghe attualmente all’esame della Camera”. 

Pronti a bloccare Sanremo

“Se non potremo salire sul palco dell’Ariston, saremo costretti a concentrare su Sanremo, a partire da domani, tutti i trattori dei presidi della Lombardia, del Piemonte e della Liguria, che già si stanno organizzando per potenzialmente raggiungere Sanremo entro domani o sabato mattina”. A sottolinearlo Riscatto agricolo in una nota. “Fino ad oggi abbiamo dimostrato un alto senso di responsabilità, che però non è stato ripagato in quanto nessuno ha provveduto a contattarci sinora”, aggiunge il movimento.


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