Travolto e ucciso, caccia al pirata| Si indaga su targhe e veicoli - Live Sicilia

Travolto e ucciso, caccia al pirata| Si indaga su targhe e veicoli

Francesco Di Miceli

Indagini a tutto spiano per rintracciare chi era alla guida dell'auto che ha investito Di Miceli.

PALERMO – Alcuni mezzi sono stati già individuati: la loro targa coincide parzialmente con quella dell’auto che domenica mattina ha investito Francesco Di Miceli, l’operaio della Rap morto sul colpo, in viale Regione Siciliana. La caccia al pirata della strada non si ferma, le indagini proseguono a tutto spiano per rintracciare chi si trovava a bordo della macchina scura che ha travolto il 57enne: Di Miceli si trovava sulla carreggiata laterale della circonvallazione, tra il supermercato Lidl e il Bingo, quando è stato sbalzato dalla sella ed è finito violentemente sull’asfalto.

Un impatto che non gli ha lasciato scampo, al punto che ai sanitari del 118 non è rimasto che accertare il decesso. “Invitiamo nuovamente l’automobilista a consegnarsi spontaneamente – dicono da via Dogali – per ricostruire nel dettaglio le fasi dell’incidente e sentire la sua versione di quanto accaduto”. Nel frattempo, il proprietario di un’auto che corrisponderebbe a quella ricercata, è già stato contattato nelle scorse ore e il mezzo è stato passato al setaccio.

“Un’operazione che sarà effettuata anche sugli altri veicoli che abbiamo selezionato in base ai nostri archivi. Eseguiamo quotidianamente una ricerca scrupolosa, estesa non solo al territorio cittadino. Importanti elementi potrebbero ancora venire fuori dalle immagini delle telecamere”. Molte sono già state estrapolate ed analizzate, tra quelle del Comune e delle attività commerciali che ricadono nell’area in cui è avvenuto l’incidente.

“Ma dobbiamo acquisirne altre – aggiungono dall’Infortunistica – ed effettuare nuovi rilievi sui segni di vernice trovati sullo scooter della vittima”. Di Miceli abitava a Mezzomonreale, era sposato e aveva un figlio: “Un uomo serio e semplice – un operatore dedito al lavoro e con un grande senso del dovere”, hanno detto dalla Rap, dove il 57enne lavorava nel settore della raccolta differenziata. 


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