Tremestieri, in campo Santi Rando |Sostegno da Sammartino a La Via - Live Sicilia

Tremestieri, in campo Santi Rando |Sostegno da Sammartino a La Via

Le alleanze, i progetti e le scommesse di Santi Rando, candidato alla poltrona di primo cittadino di Tremestieri Etneo.

verso le amministrative
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CATANIA – Un ritorno. Quello di Santi Rando, candidato sindaco alle elezioni amministrative per il Comune di Tremestieri, non potrebbe essere definito diversamente. L’esponente politico ha infatti ricoperto il ruolo di presidente del Consiglio comunale con Nino Basile sindaco, per poi essere sconfitto dalla vedova del primo cittadino scomparso prematuramente, Ketty Rapisarda (poi, cosa mai successa prima, sfiduciata dalla sua stessa maggioranza). Ma, ed è lo stesso Rando a sottolinearlo, stavolta le cose stanno diversamente.

Quali differenze caratterizzano il nuovo progetto?

Il progetto è più ampio e condiviso. L’esperienza passata era caratterizzata da un momento politico che vedeva la conclusione di un’amministrazione molto produttiva per il Paese, con Nino Basile primo cittadino, e voleva continuare sulle linee di quella amministrazione, mettendo a frutto l’esperienza maturata negli anni, abbinata alle logiche politiche di quel momento. Questa esperienza con l’appoggio dei partiti, a mio avviso, non è stata utile a dare risposte alla cittadinanza. Oggi, partiti e segreteria non conoscono i reali problemi del territorio e di una cittadina come Tremestieri. Questo porta a non avere soluzioni immediate e risolutive per il territorio. Le uniche persone che possono dare spunti sono i cittadini che conoscono i problemi perché li vivono e si trovano spesso da soli ad affrontarli. Anche perché il Comune, negli anni, è stato commissariato due volte e questo non ha portato risposte alle istanze della città. I cittadini, anziché attendere le risposte dalla politica, hanno deciso di scendere in campo. Come nel caso nostro. Per questo mi sono avvicinato a questo progetto che ha una forte matrice civica, perché sono convinto che oggi, io stesso come cittadino di Tremestieri, debba comprendere quali sono le problematiche e affrontarle.

Da qui l’appoggio trasversale alla sua candidatura, che contempla Luca Sammartino, ormai Pd, e Giovanni La Via, Area Popolare?

Sia Giovanni La Via che Luca Sammartino credono nel progetto civico che abbiamo costruito e che riesce a riassumere le esigenze del territorio. Il loro appoggio afferma ancora di più la necessità di uscire dalle logiche di partito per concentrarsi sulle necessità della gente e della città. Con un sindaco che, prima di tutto, è cittadino.

Primus inter pares, insomma?

Il sindaco è un cittadino, e deve rimanere tale ed essere giudicato da altri cittadini. E non solo in fase di elezioni. Io propongo le verifiche di metà mandato. Se un sindaco, una giunta, un Consiglio, non sono validi bisogna prenderne atto. Non sono più i tempi di pensare alle dinamiche politiche e alle poltrone, ma è il momento di dare risposte perché la disperazione dei cittadini porta a momenti di alta tensione dei Comuni.

Quali sono i cinque punti principali del programma?

Innanzitutto legalità e sicurezza, la prima a partire dal Palazzo e dall’azione amministrativa. La seconda rientra nella sensazione che tutti i cittadini devono avere vivendo il proprio territorio, che deve essere sicuro come casa propria. Per me, la sicurezza attraversa anche la vivibilità e noi proveremo a unire i due aspetti. Ad esempio, relativamente alla sicurezza, oltre alla video sorveglianza, useremo collaborazioni con le forze dell’ordine, l’aumento dei presidi dinamici in momenti più sensibili, per controllare meglio il territorio e renderlo più vivibile, rafforzando il legame dei cittadini. Secondo punto: efficienza e trasparenza, dalla più complessa alla più semplice. Oggi, secondo me, bisogna individuare azioni che sindaco e Giunta possono portare avanti e perseguire gli obiettivi. Con la collaborazione e il sostegno dei cittadini. Terzo: famiglia, scuola e solidarietà sociale. Noi dobbiamo ridare i servizi essenziali alla comunità. Tra questi, senza dubbio, l’asilo nido che il territorio non ha e che io ho intenzione di attivare. Inoltre, intendo riattivare il centro diurno in centro, e quello di Canalicchio. Quanto: programmazione della viabilità. Il territorio è articolato in due grandi blocchi, Tremestieri centro e Tremestieri Canalicchio. Qui, faremo uno studio di fattibilità e un referendum per ripristinare il doppio denso su via carnazza e via Nuovalucello, per vedere la soluzione migliore. Quinto, ambiente e rifiuti. Abbiamo il dovere di dare una veste al Comune quotidianamente decorosa. Ci sono problemi, non si possono nascondere, ma li affronteremo, differenziando gli interventi in base alle caratteristiche del territorio.

Argomenti, alcuni, che riguarda Tremestieri ma anche la città metropolitana di Catania. Come si pone su questo progetto?

A mio avviso, ragionare in modo collegiale e trovare soluzioni che possano uniformare i territorio, credo sia utile per tutti. Se la città metropolitana porterà a questo, sono molto favorevole, anzi credo che si debba accelerare il processo. Nelle more, non possiamo aspettare e dobbiamo affrontare i nodi che riguardano i nostri cittadini.

Come pensa di fare con il taglio dei fondi ai Comuni?

Ormai sappiamo che le cose vanno così. Pensare di poter arginare i problemi di un’amministrazione solo con i fondi statali e regionali è impensabile. Occorre ridurre gli sprechi, rivisitando tutti i capitoli del bilancio. Una pianificazione degli interventi, ragionando per priorità e fare intervenire, dove si può, il privato in forme di collaborazione, sponsorizzazione, scambi di servizi. Senza dimenticare i bandi europei .

Chi teme di più dei tanti concorrenti?

Personalmente li conosco quasi tutti e li reputo tutti validi. Non temo nessuno di loro, temo solo gli individualismi. Insomma, io credo che anche in fase elettorale bisogna ragionare in squadra. Più che temere, vorrei che il dialogo con i competitori sia sempre continuo e costante e fatto sempre avendo in mente i cittadini e il territorio, oggi fanalino di coda dei paesi etneo.

Quindi, in caso di sconfitta, si metterà a disposizione di chi sarà sindaco?

Sicuramente non mi metterei di traverso, ma collaborerei attraverso la presenza che avremo in Consiglio comunale.

Quale ritiene sia la sfida più difficile per il futuro sindaco?

Rimettere in moto l’economia di Tremestieri e salvare i livelli occupazionali delle cooperative. La tenuta sociale e il rilancio. Ma anche la buona ordinaria amministrazione, superando la logica dell’emergenza.

Quante liste la appoggiano?

Cinque. Le liste civiche Migliora Tremestieri, il Quadrifoglio, Noi per Canalicchio, Reset 4.0 e Movimento Libero popolare Tremestieri.

 

 

 


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