"Musumeci troppo sospettoso Non mi candiderò a governatore"

“Musumeci troppo sospettoso|Non mi candiderò a governatore”

La cerimonia del Ventaglio all'Ars con il presidente Gianfranco Miccichè
PALAZZO DEI NORMANNI
di
4 min di lettura

PALERMO – Un doppio messaggio al governatore Musumeci: “Non intendo candidarmi alla presidenza della Regione, ma tu liberati dai cretini che ti mettono questii fantasmi nella testa e cambia registro, basta sospetti su di me”. Gianfranco Miccichè sceglie la cerimonia del ventaglio, tradizionale incontro con la stampa parlamentare per tracciare un bilancio dell’attività del Parlamento, per chiarire alcuni aspetti del suo rapporto con l’inquilino di Palazzo d’Orleans.

“Qualcuno diffonde notizie che io intenda candidarmi alla presidenza della Regione Siciliana. Stiano sereni tutti, ma non ‘alla Renzi’: stiano sereni sul serio. Non sono un concorrente alla presidenza della Regione”, chiarisce Miccichè in sala Mattarella. “Non esiste la sola possibilità, neanche vaga, che io possa essere proposto come candidato alla presidenza della Regione e chi passa la giornata dicendo che il problema di Musumeci è Miccichè è un cretino. Chi passa la giornata a mettergli in testa fantasmi è un cretino, è uno che sta sfasciando tutto e se si sfascia non si ricostruisce velocemente”.

Da palazzo dei Normanni anche un messaggio per il futuro centrodestra siciliano che nell’autunno del 2017 vinse le elezioni: se continua così “per la prossima legislatura non si ricostruisce velocemente” quindi nel fronte del centrodestra “bisogna evitare di ‘sfasciare’, occorre al contrario ‘rafforzare’ ed è questo – ancora Miccichè – l’appello che lancio a Musumeci”. Un governatore che nelle parole del presidente dell’Ars non è “un po’” sospettoso: “Lo è totalmente – fa notare -. Ogni consiglio che io vorrei dargli viene inteso come trappola – ha aggiunto -. Io non faccio trappole a nessuno, non ho nessuna intenzione di prendere il posto di nessun altro. Credo di avere l’intelligenza, l’intuito e l’astuzia per dare dei consigli e già il fatto che non vengano accettati vuol dire che c’è qualcosa che non va”.

Da qui l’esigenza “di fare un consuntivo non solo sul numero delle leggi ma anche sugli atteggiamenti e sui comportamenti, e su quello che si vuole fare se si vuole andare avanti – ha sottolineato Miccichè -. Se si vuole andare avanti bisogna cambiare qualcosa, soprattutto negli atteggiamenti e nei comportamenti. Non è possibile che ci sia una squadra in cui un giocatore non parla con l’allenatore. Pensare di essere capitani di un team in cui i giocatori non si parlano tra di loro è un’altra stupidità incredibile, se questo avviene ancora una volta l’allenatore sta sbagliando”.

In apertura di cerimonia il presidente del Parlamento siciliano aveva commentato i nuovi dati del contagio da coronavirus in Sicilia e il nuovo giro di vite varato dal governo siciliano per evitare la diffusione della pandemia. Il Ventaglio è stato realizzato dalla start up palermitana Artificial in 3D. “Tremo all’idea di una nuova chiusura: le imprese siciliane faranno grandissima fatica a riprendersi – ha detto Miccichè -. Quando sento parlare di una nuova chiusura mi vengono i brividi – ha spiegato Miccichè -. Se così dovesse essere, il mio pessimismo sarebbe totale, con il rischio di non farcela”.

Il decano della stampa parlamentare Giovanni Ciancimino e il presidente dell’Ars Gianfranco Miccichè

Un allarme che arriva anche guardando ai numeri delle visite di Palazzo dei Normanni, autentico gioiello e scrigno di bellezze: “Questo è stato un anno molto particolare per la Fondazione Federico II, a causa della pandemia abbiamo registrato danni colossali”. Miccichè ha confrontato i numeri degli ingressi dei visitatori a Palazzo Reale nell’anno in corso caratterizzato dalla pandemia con quelli registrati nel biennio 2018-2019: “Dalla riapertura del Palazzo post-lockdown, e sino al 6 agosto, siamo passati dai 112mila euro di incassi dello scorso anno a 23mila euro, con un crollo dell’80%, senza considerare i mesi di chiusura”. Un calo netto di visitatori che contrasta con gli ottimi numeri fatti registrare nel biennio 2018-2019: in quei 24 mesi i soli giardini reali del Palazzo, a fronte di un investimento di circa centomila euro, fecero registrare 137mila euro di introiti nel 2018 (con 68mila visite) e 247mila euro nel 2019 (con 124mila accessi).

“In due anni – ha spiegato Micciche’ – con la Fondazione Federico II avevamo registrato un incremento di visitatori passando da 400mila a circa 750mila. Con la sola Torre Pisana – ha aggiunto – in pochi mesi nel 2019 avevamo incassato 173mila euro. Per Micciche’, quindi, il dato sui visitatoti di Palazzo dei Normanni “e’ drammatico e questo – ha continuato il presidente dell’Ars – è quello che sta succedendo a tutte le attività produttive siciliane”. Da qui i timori per un nuovo lockdown e le conseguenze che ne deriverebbero per l’economia regionale: “Tremo all’idea di una nuova chiusura, se così dovesse essere faremmo grandissima fatica a riprenderci. Una nuova chiusura sarebbe la morte della Sicilia”. Da parte del presidente dell’Ars un invito quindi “a tutti i siciliani: facciamo uno sforzo, non possiamo permetterci una nuova chiusura. Non può e non deve succedere. Sarebbe criminale non applicare quelle attenzioni minime che ci vengono richieste per evitare una seconda ondata del coronavirus”.


Partecipa al dibattito: commenta questo articolo

Segui LiveSicilia sui social


Ricevi le nostre ultime notizie da Google News: clicca su SEGUICI, poi nella nuova schermata clicca sul pulsante con la stella!
SEGUICI