Tribunale, protesta dei sindacati |"Rischio caos organizzativo" - Live Sicilia

Tribunale, protesta dei sindacati |”Rischio caos organizzativo”

Sigle sindacali riunite davanti il Palazzo di Giustizia di Catania. Agliozzo (Fp Cgil) “Ancora spazio per intervenire”, Coco (Cisl Fp) “La situazione sarà insostenibile”

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CATANIA – Prosegue la battaglia per “salvare” le sedi distaccate dei tribunali in provincia di Catania. Nonostante il Ministro Anna Maria Cancellieri abbia parlato di “riforma epocale” che “deve partire e partirà”, a più riprese si è sollevato un coro di polemiche che oggi ha registrato un nuovo sit-in da parte delle sigle sindacali di Fp Cgil, Cisl Fp e Uil Pa. Il rischio sarebbe quello di un caos giudiziario senza precedenti con delle pesanti ripercussioni su territori e uffici che rischiano di essere sommersi dagli archivi provenienti dai vari distaccamenti, senza tralasciare la situazione pendente di numerosi processi.

Una boccata d’ossigeno per Catania e provincia tuttavia potrebbe arrivare con la nuova cittadella giudiziaria da realizzare a Librino o con alcune soluzioni “tampone” già al vaglio. La Regione Siciliana si è infatti impegnata attraverso la firma di un protocollo d’intesa a rendere disponibili i locali del presidio ospedaliero Ascolti Tomasello dell’azienda Garibaldi per destinarli ad uffici giudiziari. Stesso discorso potrebbe riguardare l’ex istituto superiore Olivetti nel quartiere Nesima.

Nonostante sia in dirittura d’arrivo anche una class action da parte dell’ANAI (Associazione Nazionale Avvocati Italiani) in cui si parla di “offesa alla giustizia”, la guardasigilli si è detta “soddisfatta del primo impatto della riforma”. La revisione della mappa della giustizia in provincia ha già riguardato le sezioni distaccate di Belpasso, Bronte, Acireale, Mascalucia, Paternò, Giarre e Adrano.

“Il nostro – ha affermato Gaetano Agliozzo della Fp Cgil a LiveSiciliaCatania – è un appello in attesa di un confronto serio che deve riguardare la cittadella della giustizia. Secondo noi lo spazio per intervenire c’è sempre, nonostante il Ministro abbia detto che la situazione non presenti scelte alternative. Non siamo – ha proseguito – contro la riforma ma a favore di una ridefinizione degli organici fatta senza fretta. La situazione allo stato attuale è drammatica”.

Stessa lunghezza d’onda per Armando Coco della Cisl Fp: “Si penalizza – spiega a LiveSiciliaCatania – l’ambito territoriale di Catania. Chiediamo che i tagli siano fatti in maniera seria tenendo conto delle esigenze del territorio valorizzando quelle realtà già consolidate. A causa del numero di processi che ci concentrerà su Catania – conclude Coco – possiamo già dire che la situazione sarà insostenibile”.

 


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