Appalti truccati, 8 arresti| Indagato l'ex sindaco Mancuso - Live Sicilia

Appalti truccati, 8 arresti| Indagato l’ex sindaco Mancuso

Il senatore Bruno Mancuso

Il Gip del Tribunale di Patti ha aperto un'inchiesta per associazione a delinquere finalizzata alla turbativa di liberi incanti, abuso d'ufficio e falso. In manette otto persone, tre di queste sono ai domiciliari. Undici gli avvisi di garanzia, tra questi anche l'ex sindaco di Sant'Agata di Militello e attuale senatore Ncd, Bruno Mancuso: "Dimostrerò la mia estraneità ai fatti". NOMI - FOTO.

sant'agata di militello
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S.AGATA DI MILITELLO (MESSINA) – La polizia sta eseguendo a Sant’Agata di Militello (Me) un’ordinanza cautelare emessa dal Gip del Tribunale di Patti su richiesta della Procura nei confronti di 8 persone accusate, a vario titolo, di associazione a delinquere finalizzata alla turbativa di liberi incanti, abuso d’ufficio e falso. Tre di queste persone sono ai domiciliari, quattro hanno il divieto di dimora e una l’obbligo di presentazione alla polizia giudiziaria. Altre 11 persone sono state raggiunge da un’avviso di garanzia perchè indagate nel medesimo procedimento. Tra gli indagati figura anche l’ex sindaco di Sant’Agata di Militello e attuale senatore del Nuovo Centrodestra Bruno Mancuso. I particolari dell’operazione saranno resi noti alle 12 in una conferenza stampa alla Questura di Messina alla quale parteciperà il Procuratore di Patti, Rosa Raffa.

“Si tratta dell’ennesimo attacco alla mia persona che ha svolto sempre la sua attività di sindaco nell’interesse unico di Sant’Agata e della comunità. Pur essendo già di per sé marginale la mia posizione rispetto alla natura delle indagini, dimostrerò la mia totale estraneità ai fatti che mi vengono contestati e dei quali non sono a conoscenza”. Lo dice il senatore del Nuovo CentroDestra, Bruno Mancuso. ”E’ paradossale – aggiunge – che mi venga contestato l’interessamento per due opere pubbliche di fondamentale importanza per S. Agata, quali l’elisuperficie e la messa in sicurezza della scuola elementare Capuana, di primario interesse per la protezione civile e la salvaguardia dell’incolumità fisica dei nostri ragazzi. Continuerò ad impegnarmi per la mia terra nel pieno rispetto dei principi di correttezza e legalità che ho sempre perseguito e di cui sono fiero sostenitore nella mia azione politica”.

I NOMI DEGLI ARRESTATI

Le persone arrestate dalla polizia oggi per appalti truccati a Sant’Agata di Militello (Me) sono l’ex dirigente dell’ufficio tecnico comunale ingegnere Giuseppe Contiguglia, ed i funzionari architetto Antonino Naso e l’ingegnere Calogero Silla, entrambi appartenenti allo stesso ufficio. Divieto di dimora a Sant’Agata per l’architetto Carmelo Gambadauro, sempre dell’ufficio tecnico santagatese. Divieto di dimora a Capri Leone per tre tecnici esterni, Francesco Armeli, residente a Capo d’Orlando, Francesco Spitaleri di Giardini Naxos e Sebastiano Liuzzo di Castell’Umberto. Un collaboratore amministrativo dell’ufficio tecnico santagatese, Maria Grazia Meli Bertolone, ha invece ricevuto la misura cautelare dell’obbligo di presentazione alla polizia. Sono inoltre indagate undici persone tra le quali l’ex sindaco di Sant’Agata di Militello (Me) e attuale senatore del Nuovo Centro Destra Bruno Mancuso. Contiguglia, Naso e Silla sono stati posti ai domiciliari.

Il senatore del Nuovo Centrodestra Bruno Mancuso quando era sindaco di Sant’Agata di Militello (Me), secondo la procura di Patti (Me), sarebbe stato il promotore di un comitato d’affari insieme al dirigente comunale Giuseppe Contiguglia per truccare la progettazione di appalti pubblici. Mancuso è indagato di associazione a delinquere finalizzata al falso insieme ad altre 18 persone nell’ambito dell’operazione ”Camelot” eseguita oggi dalla polizia. Le indagini sono iniziate dopo la denuncia di un imprenditore e di un ex consigliere comunale di sant’Agata di Militello su alcuni incarichi pubblici per la progettazione di alcuni appalti. In particolare, al centro dell’indagine ci sono lavori pubblici come la villa Falcone-Borsellino, i lavori di un elisuperficie, il museo dei Nebrodi, la scuola Capuana. Secondo quanto emerso, il presunto ”comitato di affari” si avvaleva di professionisti esterni dall’ufficio tecnico comunale per portare avanti i progetti. In seguito però la progettazione risultava essere redatta da alcuni tecnici comunali che ottenevano così una percentuale sul valore dell’appalto. Per ‘compensare’ i professionisti esterni che effettivamente avevano fatto i progetti, venivano affidati loro altri incarichi professionali o si truccavano delle gare per favorirli.

Secondo quanto è emerso dalle indagini dell’operazione ‘Camelot’ il senatore del Nuovo Centrodestra Bruno Mancuso, nel periodo nel quale era sindaco di Sant’Agata di Militello (Me), con la collaborazione del dirigente dell’area strategia e sviluppo Giuseppe Contiguglia, era riuscito a far arrivare al comune di nebroideo, quasi cento milioni di euro di finanziamenti nell’ambito del programma regionale di ‘Sviluppo urbano asse 6′. Sant’Agata di Militello era difatti, capofila dal 2006 di un’ unione di diversi comuni denominata ‘Nebrodi città aperta’ che partecipava ad un Piano Strategico per ottenere fondi regionali. Contiguglia in rappresentanza del comune capofila era direttore della struttura di coordinamento, monitoraggio e valutazione dei progetti e riusciva quindi a veicolari soprattutto per Sant’Agata di Militello nonostante il comune abbia solo 15 mila abitanti. Acuni di questi appalti, secondo l’accusa, poi venivano gestiti in modo illecito in fase progettuale e in alcuni casi erano riesumate idee difficilmente realizzabili dal punto di vista esecutivo ma sfruttate per lucrare sulla progettazione.


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