Un Piano della Regione |per proteggere le coste - Live Sicilia

Un Piano della Regione |per proteggere le coste

Commenti

    Scusate abbiamo tanti Dotti ed illustre Menti tutti bravi a trovare soluzioni MA nessuno PENSA di partire da diciamo dati in POSSESSO DA ANNI Comprendere ed il problema sorto e trovare le soluzioni adeguate, I DATI INIZIALI LI ABBIAMO TUTTI, SONO SOTTO IL PROPRIO NASO E NON LI VEDONO, e non hanno un costo esorbitante volendo PAGARE SE SI ARRIVA AD UNA CIFRA MASSIMA DI 5000 EURO COMPRESA DI IVA per avere la documentazione dalla quale partire sono pure troppi, qualè la documentazione?? è piu’ semplice dell’uovo di colombo.
    -1) nel 1945 gli americani dopo la guerra hanno fatto una ricognizione di tutta l’isola con FOTO AEREE le stesse che facciamo oggi a colori diciamo.
    -2) il catasto per quanto improbabile sia nei fogli di mappa è indicata il limite della presunta costa
    -3 Cartosicilia ha tutti i ctr e i voli aerei son so sino a quale data, comprese gli ultimi rilievi aerei dell’AGE.
    QUINDI in prima battura fare i profili della costa dal 1945 in avanti secondo gli incartamenti in possesso, da li evindenziare le ZONE ROSSE DI EROSIONE ed andare a studiare e porre rimedio a quelle zone rosse e DINTORNI, con rilievi di correnti sottomarine, direzione venti superficiali negli anni, i fondali quanto sono bassi etc etc, ovviamente non si puo’ intervenire solo ed esclusivamente nella zona rossa, perchè in fondo noi spostiamo il problema quindi dobbiamo fare in modo di spostarlo verso il largo in modo che quella forza si smorzi, altrimenti se non lo facciamo danneggeremo altre porzioni di costa siciliana.
    Quanti luminari hanno chiamato per delineare una linea di partenza iniziale da seguire? qua non sanno manco da dove iniziare, se si affida a quelli che hanno fatto mettere a quota mare con il gps o prisma non ricordo bene quel canneggiatore appunto visto in foto in questa testata che mi sono piegato in 2 dalle risate, ANNAMO BENE, ovviamente si è piegato in 2 solo gli addetti e coloro che conoscono quel lavoro, voi certamente no e ingenuamente avete messo quella bella foto. Ovviamente non tutti siamo specializzati su tutto, altrimenti saremmo tutti uguali

    ho dimenticato un Post scriptum riguardo al dissesto idrogeologico e dei effetti climatici.
    riguardo appunto a questo, dovevo fare un lavoro in un sentiero di montagna, sono solito mettere un ortofoto vecchia di anni con meno copertura arborea per controllare la veridicità del luogo e per confrontarla con quella odierna, sono piccoli controlli non necessari, ma li faccio in 2 minuti quindi non mi tolgono tempo piu’ del necessario, dunque premessa I VOLI AEREI si effettuano praticamente nel mese di aprile uando l’aria non è nè troppo fredda, nè’ troppo calda il cielo è terso e senza nuvole, insomma il clima ideale, queste sovrapposizioni oramai le faccio oramai senza pensarci su 2 volte è una cosa automatica, Sovrappongo il tutto …. E dico CAVOLO e qua che ci devo vedere c’è una coltre di BIANCO di neve molto estesa ed anche molto alta non si vede niente, al solito senza pensarci su metto quella odierna non riflettendo che essendo fatta nello stesso periodo è normale che mi ritrovi con una coltre di neve, pero’ visto che il pc è lentuccio quando carica queste immagini pesanti e il ragionamento è fatto nel mentre quindi mi aspettavo ovviamente NEVE, invece TUTT’ALTRO una vegetazione alta e rigogliosa il sentiero manco si vedeva, comunque la vegetazione c’era pure prima è cambiato solo il periodo di durata della NEVE, quindi il problema climatico che subiamo adesso i primi effetti non visibili risalgono ad almeno 30 /40 FA, quindi il sig. Presidente invece di proclami faccia i fatti, deve rimboschire tutto e il possibile, investire sui boschi e biodiversità, non si possono piantare solo piante di un certo tipo, ma si devono piantare anche piante da frutto anche selvatico per favorire il ciclo della fauna, poi la Regione ha tanto di quei demani forestali che pur rimanendo nel contesto della tutela, puo’ fare divenire fruibile il bosco, per farlo divenire fruibile sono necessari dei lavori, ma anche taglio di bogno a rotazione anche per favorire il ricambio e togliere le malattie etc, con il taglio del legname in maniera oculata, la vendita e la monetizzazione, la regione puo’ in qualche modo ricavare degli utili, INVECE COSA FA? ha operai con una media di 60 anni pretende lavoro di operai da 25 finanzia progetti che scombussolano completamente i cicli naturali di lavorazione, QUINDI CONCLUSIONE, una gestione SCONCLUSIONATA, le teste pensanti, non è cosa loro fare previsioni etc etc, proprio Zero uuuu sottozero…. VIVIAMO IN UNA ILLUSIONE e ancora ne siamo illusi perchè guardare la realtà è troppo doloroso.

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Salve, finalmente iniziano i lavori di ripristino della pavimentazione stradale, dopo 20 anni di completo abbandono. Spero che gli interventi non si limitano solo alle arterie principali ma anche e soprattutto alle strade periferiche della città che bisognano anch'esse di una profonda manutenzione, Si comprende che non si può fare tutto in una volta, ma ci vorrà il tempo necessario a ricoprire 20 anni di cattiva amministrazione. Si chiede, il perchè i tombini posti nelle varie carreggiate stradali non si riportano al livello della pavimentazione, che creano delle vere e proprie buche? grazie.

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