MESSINA – Prima della scadenza dei termini del commissariamento del Municipio di Tortorici (provincia di Messina), si sta riscaldando la campagna elettorale del trio di competitor a sindaco. La tornata amministrativa è stata prevista per il 13 novembre nel paese nebroideo. La sfida elettorale è nata dallo scioglimento del Comune per infiltrazioni mafiose nel dicembre 2020, su disposizione del ministro dell’Interno Luciana Lamorgese e con la conseguente nomina commissariale da parte del prefetto di Messina Cosima Di Stani.
Corsa a tre
A scontrarsi due vecchi volti della politica, che sono già stati sindaci, e una new entry non troppo estranea dai partiti: il medico condotto Carmelo Rizzo Nervo, 71enne a capo della lista ‘Victoria Civitas’, Maurilio Foti, 66enne, anche lui medico condotto, e specialista ginecologo, con il sostegno della lista ‘Tortorici Terzo Millennio’ e l’esercente Franco Franchina , appoggiato da ‘Liberiamo Acqua Sollazzo’. L’ultimo sindaco, Emanuele Galati Sardo, ha tenuto salde le redini per un terzo del suo mandato fino allo scoppio delle vicende giudiziarie con i suoi arresti domiciliari (revocati per due volte) scattati in virtù del suo coinvolgimento nell’operazione ‘Nebrodi’ a gennaio 2020. L’inchiesta ha portato alla disgregazione di due clan della criminalità organizzata: quello dei Bontempo-Scavo e quello dei Batanesi.
I tre contendenti
Rizzo Nervo sta vivendo la sua quinta corsa al trono di Tortorici, dopo avere conseguito quatto successi (due a distanza ravvicinata nel 1995 e nel 1999 e poi nel 2014 e nel 2019). Nella sua giunta designata Antonella Foti, già in squadra con Rizzo Nervo nella legislatura del 2019, e Dario Paterniti Martello. Foti ci riprova: è stato sindaco nel quinquennio 2004-2009, per poi essere sconfitto da Rizzo Nervo nel 2009, ritentandoci dieci anni dopo. I suoi prescelti agli assessorati sono Sebastiano Calà Scarcione e Calogero Armeli Moccia. Franco Franchina, rappresentante del mondo del commercio per professione, ha indicato come papabili assessori Cristina Conti Mica e Salvatore Fontanini.