Unioni civili, Articolo 4 dice no |Voto contrario in commissione - Live Sicilia

Unioni civili, Articolo 4 dice no |Voto contrario in commissione

Un episodio che potrebbe ripercuotersi sul voto del consiglio della prima circoscrizione, convocato per oggi quando alcune associazioni presenteranno il Comitato per i Diritti Civili per chiedere al sindaco Bianco "di essere il primo difensore delle proprie idee".

prima municipalità
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CATANIA – Si accende il dibattito intorno all’istituzione del Registro delle Unioni civili, esitato dalla Giunta comunale è ora in discussione nei consigli di quartiere. Alcuni esponenti della maggioranza, infatti, non sembrano affatto d’accordo a dare seguito a quanto predisposto dal sindaco Bianco che aveva preso l’impegno in campagna elettorale. Tanto da bocciare la proposta della Giunta. Questo, infatti, è quanto avvenuto la scorsa settimana, quando nel corso della discussione in commissione, alcuni esponenti di Articolo 4 al consiglio della prima municipalità hanno dato parere contrario. Hanno votato, dunque, contro la loro stessa maggioranza.

Un episodio che potrebbe ripercuotersi sul voto del consiglio della prima circoscrizione, convocato per stamani per dare un parere alla proposta sulle Unioni di fatto. Potrebbe capitare, infatti, che l’atto della Giunta riceva un’altra sonora bocciatura che potrebbe essere letta come bocciatura del sindaco Bianco, o almeno di questa parte del suo programma elettorale. Un’ipotesi che, però, per il presidente del quartiere, Salvo Romano (Megafono), non si concretizzerà. “La commissione ha bocciato la bozza – spiega – ma la maggioranza farà in modo di dare seguito a quanto avviato dall’amministrazione Bianco. È chiaro – aggiunge – che l’argomento rimane ostico, delicato e di difficile trattazione, ma noi faremo il nostro dovere”.

Rassicurazioni che non convincono del tutto le associazioni che hanno chiesto a gran voce l’istituzione del registro delle Unioni civili e che, per oggi, proprio nelle sede della prima municipalità, hanno convocato una conferenza stampa per presentare il nuovo Comitato civico per i diritti civili, composto da associazioni e partiti a favore dell’istituzione del registro (Arcigay “QueeRevolution” Catania, Arci Catania, Ass. Antimafie “Rita Atria”, Agedo Catania, Associazione Thamaia Onlus, ANPI provinciale di Catania, Catania Bene Comune, Centro Koros, Fiom, CGIL Catania, Giovani Comunisti/e, La Città Felice, Le Voltapagina/Se non ora quando? Catania, Movimento 5 Stelle Catania, Partito della Rifondazione Comunista Federazione di Catania, Sinistra Ecologia e Libertà di Catania, UAAR Catania, Kalon GLBTE).

“Abbiamo deciso di dare vita a questa iniziativa – spiegano i promotori – per contrastare pubblicamente la deriva reazionaria che la questione sul Registro sta evidenziando in seno ai consiglieri e per favorire un percorso di dialogo sull’argomento, per fugare ogni dubbio sulla vera natura dell’atto. Secondo gli ideatori, dunque, il Comitato Civico per i Diritti Civili avrà il compito di vigilare sul percorso relativo alla discussione sul Registro, spiegando le motivazioni della richiesta. Ma vanno oltre le intenzioni dei promotori. L’intento è infatti anche quello di evidenziare la distanza, relativamente almeno all’argomento in questione, tra quanto affermato dal sindaco in campagna elettorale e il comportamento di alcuni esponenti della maggioranza che, appunto, hanno dato parere negativo a quanto predisposto dall’amministrazione.

“Secondo lo stesso sindaco Bianco – continuano i promotori del comitato – il Registro è uno “strumento di civiltà” per cui egli stesso aveva assunto l’impegno durante la campagna elettorale e, appena eletto, dal palco del Catania Pride del 29 giugno 2013. Evidentemente – continuano – una parte della maggioranza pare essere stata colpita da smemoratezza e, dimentica del contenuto delle dichiarazioni del loro candidato sindaco in merito a questa questione durante la campagna elettorale, si scopre oggi di non essere del tutto favorevole a tale Regolamento adducendo come scusa che l’elettorato e/o la città non sarebbe pronta a un simile passo”.

Parlano di “intermittenza civile”, ricordando come “Questi stessi cittadini che oggi non sarebbero pronti, ieri li hanno votati, anche se nei loro proclami elettorali si parlava di Registro delle Unioni Civili”. E ancora: “Quei Consiglieri che sono stati eletti sulla scorta di un programma elettorale che prevedeva anche enunciazioni a favore delle Unioni Civili e che oggi, maggioranza, si oppongono al Registro avrebbero mentito ai loro stessi elettori”.

Al sindaco Bianco chiedono di essere il primo difensore di se stesso e delle proprie idee e di agire nella direzione dell’approvazione da parte del Consiglio Comunale del Regolamento “perché la sua azione di promozione dei diritti – concludono – non si risolva nella proposta di delibera di Giunta che, per quanto positiva, non rappresenta che solo il primo momento di un iter molto più complesso”.

 


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