CATANIA – Giorno del giudizio per il sindaco Bianco. La delibera relativa al registro delle unioni civili approda in Consiglio comunale. Tra qualche ora, infatti, si accenderà il dibattito “ufficiale” tra gli scranni di Palazzo degli Elefanti, in prosecuzione di quello avviato ormai da tempo nelle altri sedi istituzionali, di partito, in quelle delle associazioni, nelle piazze, nei bar. L’argomento, checché se ne dica, interessa e riguarda tutti, non solo chi è direttamente coinvolto, e divide in modo trasversale. L’amministrazione pare essere ottimista riguardo il buon esito della votazione – e in effetti, i numeri nudi e crudi potrebbero dare ragione a chi pensa che si tratterà di una prova di forza della maggioranza – ma non sarà semplice, però, per il sindaco Bianco e per il vicesindaco Marco Consoli, primo firmatario della delibera che esporrà l’atto in aula, portare a casa un risultato positivo. In questo caso, infatti, potrebbero non valere gli ordini di scuderia, quanto piuttosto la “coscienza” di ogni singolo consigliere che potrebbe votare in modo non allineato. Una situazione che potrebbe riguardare la maggioranza come l’opposizione.
Dalla minoranza, infatti, sembra che arriverà addirittura più di un voto favorevole al Registro, mentre gli altri esponenti potrebbero dividersi tra astenuti e contrari. Ma è tra i banchi della maggioranza che si potrebbe consumare un vero e proprio scontro politico. Per approvare la delibera, infatti, occorreranno 23 voti a favore. Non basterà, dunque, la maggioranza dei presenti – raggiunto ovviamente il numero legale – ma serviranno ben 23 voti favorevoli. 23 sì che, al momento, sembra proprio non ci siano. Secondo i rumors e le voci di corridoio, i favorevoli al Registro sarebbero tra i 19 e i 20 consiglieri, e nemmeno tutti di maggioranza.
Certo, può sembrare strano che un politico navigato come il sindaco Bianco rischi in questo modo su una delibera per la quale si è impegnato personalmente e i buoni conoscitori delle dinamiche di palazzo sanno bene che, nelle ore precedenti la discussione in aula, sarà un fibrillare di conte e cambi di opinioni che potrebbero portare alla fatidica soglia di 23 sì. Ma, perchè c’è sempre un ma, su questo non c’è alcuna certezza se non aspettare e vedere se ci saranno e quali saranno i “franchi tiratori”.
