Rimpasto un po' più lontano | Ma i partiti "strigliano" la giunta - Live Sicilia

Rimpasto un po’ più lontano | Ma i partiti “strigliano” la giunta

Il governatore, Rosario Crocetta

Il presidente e i suoi alleati hanno fissato un cronoprogramma cui dovranno attenersi gli assessori e i dirigenti. La verifica verrà compiuta tra un paio di mesi. Chi non raggiunge gli obiettivi, è fuori. Crocetta: "L'intesa è perfetta".

 

VERTICE DI MAGGIORANZA
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PALERMO – L’immagine è quella di una squadra che prova “a fare spogliatoio”. A rinsaldare le fila. A cercare motivazioni nuove. E a evitare, se serve, nuove esternazioni polemiche sulla stampa.

Nel frattempo, però, quello che doveva essere rimpasto, somiglierà più a un “commissariamento” dei partiti nei confronti dei componenti della giunta. Al di là delle frasi di rito sulla “maggioranza coesa”, sulle “priorità indifferibili”, sulla “accelerazione da imprimere all’azione di governo”, ecco che dal vertice di stasera cui hanno partecipato il presidente Crocetta e i rappresentanti dei partiti alleati, spunta il “cronoprogramma”. Presenti il segretario del Pd Lupo e il capogruppo Gucciardi, per l’Udc, Firetto e D’Agostino, per il gruppo Megafono, Lumia, Malafarina e Di Giacinto, per “Articolo 4”, Leanza e Sammartino, per i Democratici e Riformisti, Tamajo e Picciolo.

Assessorati e dirigenti generali, infatti, saranno in qualche modo “strigliati” dagli stessi partiti. Che hanno concordato (e definiranno nelle prossime settimane) un percorso più o meno obbligato. Fatto di scadenze e obiettivi da raggiungere. Chi “sgarra”, è fuori. Lo ammette a denti stretti qualche rappresentante della maggioranza. Tra un “clima sereno” e un “proficuo dialogo” di circostanza. A dire il vero, è stato anche fissato una sorta di “collaudo”. A settembre-ottobre si verificherà la “produttività” dei componenti della giunta. E lì, eventualmente, si procederà con qualche sostituzione.

Temi che emergono in parte dalle parole del presidente della Regione Rosario Crocetta: “Si è fatto il punto – racconta il governatore – sull’azione di governo di questi mesi, che ha consentito di risolvere non solo problemi ed emergenze sociali, ma di bloccare il default e avviare la nuova programmazione. È stato ribadito con forza che i punti dell’azione di governo dovranno privilegiare ulteriormente la solidarietà sociale, il risanamento, la trasparenza, la programmazione e il rilancio produttivo. Su questi argomenti sono già stati varati importanti disegni di legge e ce ne sono altri che attendono di essere esaminati dall’aula. La coalizione – prosegue Crocetta – ha apprezzato la svolta che è avvenuta in Sicilia con le elezioni regionali ma anche con le recenti elezioni comunali. Il monitoraggio dei tempi di impegno della spesa europea, sarà al centro non solo dell’iniziativa del governo ma di tutta la coalizione. È fondamentale per la ripresa in Sicilia, che tali fondi vengano fortemente utilizzati”. Quindi, ecco il passaggio cui si faceva riferimento prima, parlando della “stretta” sull’operato degli assessori: “La realizzazione degli obiettivi, il sistema meritocratico, – dice infatti Crocetta – diventeranno sempre di più il punto di valutazione non soltanto della macchina burocratica, quindi dei dirigenti, ma dell’operato degli stessi assessori”.

Insomma, per il momento basta questo. Nonostante molti partiti avessero dato appuntamento al primo incontro “post-amministrative” per sollevare la questione del rimpasto. “Nel corso dell’incontro la coalizione – puntualizza invece Crocetta – non ha voluto assolutamente parlare di rimpasto, ma ha sottolineato soprattutto l’esigenza politica del rafforzamento dell’azione sinergica di governo tra giunta regionale e parlamento. Sulla trasparenza, la coalizione è stata chiara: priorità al ddl presentato dal governo su incompatibilità e trasparenza amministrativa, per prevenire forme di corruzione e deviazione politica”.

 

E i commenti degli esponenti dei partiti compongono un “coro” di distensione, di armonia. “Si è trattato – ha detto Antonio Malafarina (Megafono) – di un incontro proficuo e sereno. Il tema centrale è stato quello del rilancio dell’economia. E la maggioranza non ha manifestato alcuna divergenza. Anzi, si è affermata una comunità di intenti per affrontare un percorso politico insieme. Un percorso che passerà dall’intensificazione dei rapporti tra maggioranza e governo. Per questo – conclude Malafarina – abbiamo pensato a riunioni periodiche, per verificare lo stato di attuazione dei programmi comuni”. “Una riunione – spiega il capogruppo dei Democratici e riformisti Beppe Picciolo – positiva e propositiva. La maggioranza è coesa si è confrontata su temi importanti e pratici come il lavoro, la formazione professionale. Rimpasto? Si è solo detto che, se ci sarà un rimpasto, in futuro, non deve essere annunciato a mezzo stampa. Verrà valutata nei prossimi mesi l’azione politica di assessori e dirigenti. Poi, si farà un ‘tagliando’ e vedremo se serve qualche ritocco oppure no”.

“La verità è una – avverte però il capogruppo del Pd Baldo Gucciardi – da adesso in poi non c’è più spazio per tatticismi o tentennamenti. La Corte dei conti ha messo nero su bianco le condizioni della Sicilia. Non si faranno sconti. Nessuno, né tra i deputati, né tra gli assessori, né tra i dirigenti è lì per grazia ricevuta. Bisogna pensare alla Sicilia e centrare gli obiettivi, il più presto possibile”.

“Il fatto stesso che la maggioranza si sia trovata a dialogare per oltre tre ore – il commento di Nicola D’Agostino (Udc) – è già un segnale molto positivo. Al tema del rimpasto, a dire il vero, – ammette il deputato – ha accennato lo stesso Crocetta. Sarà oggetto di approfondimento in futuro. Al momento, però, il tema centrale è quello del bilancio con tutte le sue criticità. E soprattutto la rimodulazione dei fondi della vecchia Programmazione dei Fondi comunitari, oltre all’avvio della nuova”. Anche per Luca Sammartino, capogruppo di “Aticolo 4”, l’incontro ha rappresentato “un passo in avanti nei rapporti tra governo e maggioranza. Una maggioranza che si è riscoperta unita e in sintonia. Il modo migliore per imprimere uno sprint all’azione di governo, soprattutto sul tema del lavoro e sulla spesa dei Fondi comunitari”.


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