Via D'Amelio e il grande depistaggio | Borsellino, la coscienza dei giudici - Live Sicilia

Via D’Amelio e il grande depistaggio | Borsellino, la coscienza dei giudici

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    Ogni anniversario dei martiri caduti per impedire alle mafie l’annientamento della democrazia nel nostro Paese, riacutizza il dolore per la loro perdita e accresce la consapevolezza del danno incommensurabile subito dai cittadini e dai familiari privi di uomini che con la loro intelligenza, la loro esistenza limpida, pulita, al servizio della Repubblica, costituiscono da martiri patrimonio valoriale e riferimento per l’Italia democratica e tuttavia piu’ povera, priva di uomini e donne preziosi.
    Alle generazioni future il compito di ereditare e praticare concretamente i valori espressi con la loro esistenza esemplare per una Italia bella, libera, pulita, luminosa.

    I giudici Falcone e Borsellino parlavano poco ma sapevano ascoltare attentamente e umanamente, agire con determinazione e senza tentennamenti, perché la materia era molto complessa e delicata: si trattava di una battaglia per proteggere la democrazia e il diritto dei cittadini alla giustizia. Quindi rimane viva più che mai la memoria di questi undici combattenti delle stragi di Stato, profondo l’affetto e la condivisione dei loro alti ideali, nonostante siano passati ventisette anni. Fiammetta Borsellino non è sola ad aspettare giustezza, questa volta al suo fianco c’è tutta l’Italia che lavora, guidata da quella preziosa eredità che ci hanno lasciato.

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Nulla contro i termovalorizzatori e mi dispiace dare ragione a un M5S, ma realizzare un termovalorizzatore a Bellolampo è assurdo! Già la zona di Uditore Leonardo Da Vinci è un disastro, tassi di polveri sottili sempre ai massimi livelli (dati centralina via Di Blasi) già attraversata da milioni di auto e decine di camion della spazzatura, puzzolenti e inquinanti, che conferiscono da tutta la provincia e per questo intasano e impuzzano il tratto della la via Uditore tra via Da Vinci e Viale Regione di giorno e di notte per poi percorrere tutta via Leonardo da Vinci o Michelangelo e salire a Bellolampo, laddove chi oggi ha una villetta non riesce nemmeno a regalarla grazie alla Discarica e a questo traffico allucinante che tra l’altro, distrugge il manto stradale che nessuno si preoccupa di riparare. I termovalorizzatori invece devono essere realizzati fuori dalle città, vicino all’autostrada, in zona industriale (come a Catnia)! La discarica di Bellolampo va chiusa e bonificata! Bellolampo deve tornare ad essere una ridente collina residenziale con vista sul golfo di Palermo! Palermo non è la discarica di mezza Sicilia!

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