Momenti di tensione oggi nel quartiere Zen di Palermo. Un giovane agli arresti domiciliari ha insultato i carabinieri che stavano eseguendo un controllo sullo scooter che si trovava nei pressi dell’abitazione, verificando targa e numero di telaio.
La violenza
Anche alcuni amici e parenti del giovane di 23 anni, S.R. – arrestato con l’accusa di resistenza a pubblico ufficiale – si sono uniti agli insulti nei confronti degli uomini dell’Arma. E’ stato necessario l’intervento di una ventina tra militari e poliziotti per riportare la calma. E’ successo tutto intorno a mezzogiorno.
La colluttazione e gli arresti
I carabinieri erano andati nell’abitazione del giovane per controllare uno scooter sottoposto a fermo amministrativo. In poco tempo davanti alla stazione San Filippo Neri sono arrivati amici e parenti del ragazzo, tra i quali anche il fratello minorenne, ed è scoppiato il caos. Il giovane e gli altri presenti hanno cercato di danneggiare lo scooter e hanno ingaggiato una colluttazione con i carabinieri, al termine della quale il ventitreenne è stato arrestato e riportato ai domiciliari in attesa dell’udienza di convalida.
Fate come a Borgo Vecchio ” OPERAZIONE ALTO IMPATTO ” per tre mesi.
Proprio ieri in occasione della visita di Giuseppe Conte in città ho letto un commento da parte di un residente di quel quartiere che sosteneva che lì tutti quanti votano per il M5S (non discuto ovviamente i motivi di tale grande amore politico di un intero quartiere). Pertanto parenti ed amici del giovane in questione anzicchè insultare i carabinieri avrebbero dovuto segnalare quella che per loro è una ingiustizia sul seguitissimo blog di Beppe Grillo……..