MESTRE – Una bambina di 11 anni è stata violentata dentro il portone di casa sua, in centro a Mestre. Il responsabile, secondo le accuse, sarebbe uno stupratore seriale, incastrato anche dal portafogli che è caduto mentre scappava. L’uomo, il 45enne originario della Sardegna Massimo Mulas, ha al suo attivo una sfilza di precedenti per violenza sessuale e a quanto pare sarebbe stato seguito dai servizi sociali.
L’aggressione è avvenuta giovedì sera. La bambina tornava dalla palestra e stava parlando al telefonino con un’amica. A un certo punto la concitazione, ha sentito che il portone non si era chiuso. E il bruto le è piombato addosso, stuprandola e poi scappando via, anche perché fortunatamente nel frattempo la sua amica aveva chiesto aiuto; e anche perché nel frattempo era entrata una persona nel portone.
Il provvedimento di fermo dell’aggressore
Il fermo, disposto dal magistrato di turno della Procura ed eseguito dai carabinieri – autori di un’indagine-lampo – è arrivato poche ore dopo. Mulas si trovava in via Piave. Tra i suoi precedenti, nel 2006 avrebbe aggredito sessualmente due studentesse nel Padovano. In precedenza aveva rapinato e violentato una turista in Trentino.
È difeso dall’avvocato Ignazio Ballai del foro di Cagliari, il quale ha già fatto sapere che il suo cliente si avvarrà della facoltà di non rispondere. Intanto l’Usl 3 di Venezia ha affidato la ragazzina a un’equipe di psicologi. E altri psicologi seguiranno i suoi compagnetti di scuola, a loro volta sotto shock.