CATANIA – “La manovra che la Giunta comunale ha presentato non è un piano di risanamento ma una drammatica manovra per impedire il dissesto del Comune. Una corsa contro il tempo che, se dovesse essere approvata, avrà effetti non dissimili al dissesto, con un innalzamento massimo dell’Imu (6 per mille), con aumenti del 36% dei servizi individuali, con il blocco decennale delle assunzioni in Comune… Stancanelli ha avuto cinque anni per operare un serio risanamento, li ha buttati via”.
Lo afferma il parlamentare catanese del Partito Democratico, Giuseppe Berretta, in merito alla manovra di risanamento in discussione a Palazzo degli Elefanti. “Stancanelli ha nascosto per anni la polvere sotto il tappeto, spergiurando che mai si sarebbe arrivati al dissesto – prosegue Berretta – Fino a quando la Corte dei Conti non ha messo nero su bianco che i bilanci del Comune negli anni di Stancanelli hanno ‘evidenziato la presenza di un grave squilibrio finanziario e di diverse e rilevanti anomalie gestionali (…)’. Secondo la Corte, ancora, ‘le scritture contabili dell’Ente non hanno sin qui rappresentato fedelmente la reale situazione finanziaria in cui versa il Comune. Diverse sono infatti le irregolarità contabili riscontrate che hanno sinora consentito di rispettare formalmente i vincoli di finanza pubblica’. Cioè i conti non erano verosimili, più vicini al falso che al vero: così la magistratura contabile ha costretto la Giunta a presentare un piano per evitare il dissesto” sostiene l’esponente dei Democratici. “Cinque anni sprecati che hanno danneggiato gravemente Catania tra risanamenti di facciata, conti inverosimili e, oggi, il baratro del dissesto. Che sia così non c’è alcun dubbio – conclude Berretta – Una delle tante prove è quella fornita dalla società Simei, ex gestore degli impianti di pubblica illuminazione del territorio comunale, che ha pignorato dodici milioni di euro sui conti correnti del Comune. Dodici milioni di euro. Anche questo frutto del passato? O di una squinternata e irresponsabile gestione dei conti pubblici?”.
Adesso parla pure questo Berretta? ma chi e’ costui ? che nemmeno il PD se lo fila,che ha fatto nella vita?
MI piacerebbe che fossero contestati questi numeri, ma nessuno lo fa.
Dal Luglio 1993 al Dicembre 1999 (Sindaco Bianco) ci sono 6.5 anni,
totale mutui circa 350 milioni di euro, circa 55 milioni di euro all’anno
di indebitamento lasciato alle nuove generazioni di catanesi. Dal Gennaio 2000 al Giugno 2008
(Sindaco Scapagnini) ci sono 8.5 anni, totale debiti circa 700 milioni di euro.circa
80 milioni di euro all’anno di indebitamento lasciato alle nuove generazioni di catanesi.
Nel Giugno 2008 il Sindaco Stancanelli ha trovato pertanto 350+700=1.050 milioni di euro
debiti. Oggi, dopo 4,5. anni, debiti fatti da Stancanelli= 0; debiti tolti da Stancanelli
350 Milioni, per cui l’indebitamento è sceso a 700 milioni , cifra che consente di accedere
al fondo di rotazione e di non dissestare. Per cui Catania è stata salvata dal fallimento
contro ogni previsione ragionevole, tenendo conto che i trasferimenti statali e regionali ,
in questi 4, 5 anni si sono ridotti del 30%. IN più, con gli uffici interni,
senza pagare società di consulenza (vedi epoca Bianco per un PUT mai
causa dimissioni anticiapte per volare a Roma), la città si è dotata di Piano Urbano del Traffico,
Piano regolatore, risolto il problema corso dei martiri (da 55 anni esistente), pagato gli
stipendi a dipendenti di comune e partecipate (razionalizzandone il numero ma senza
licenziare nessuno), illuminato di nuovo la città che era al buio,
raccolto la spazzatura (ricordate il 2008)?. Tutto ciò ha fatto risalire Catania,
dal 104 posto del 2009 al 90 posto del 2012 (classifica qualità della vita del sole 24 ore),
+ 14 posizioni. Inoltre , da quanto vedo, tutti i progetti di sviluppo di Catania,
(regione, Ministero, UE) , a differenza di quasi tutte le altre città, sono stati finanziati,
ed a breve se ne vedranno gli effetti su economia ed occupazione. IN sintesi, grazie Sindaco,
continua. Ai detrattori chiedo cortesemente di rispondermi nel merito, sui numeri, se vogliono.
Se Berretta fosse stato un politico serio e se avesse avuto veramente a cuore la città di Catania, non si sarebbe candidato alle politiche. Ma poiché sia lui che bianco sono i puntali della stessa tenaglia…..invito i cittadini catanesi a non dargli consenso!
Quello che diceBerretta e gravissimo ma purtroppo è reale, stancanelli cosa ha fatto in questi 5 anni a parte parlare? Il comune sta fallendo spero che i catanesi al momento del voto sappiano scegliere
Stancanelli ha fatto quello che ho scrtitto sopra, ed è solo una parte. Sono fatti, non chiacchere. Smentiscimi sui numeri e sui fatti che ho scritto, se ne sei capace.
berretta e Bianco perdono sempre ottime occasioni per tacere! È poi Bianco che fa accordi con Firrarello e’ davvero il colmo!